Il Premier polacco Donald Tusk ha reso poco fa una relazione al Parlamento, intervenendo in merito all’infrazione dello spazio aereo di Varsavia condotta questa notte da parte della Federazione russa. Comunicata la formalizzazione della richiesta di consultazioni in seno alla NATO, secondo l’articolo 4 del Trattato nord-atlantico.
“Non c’è motivo di affermare oggi che ci troviamo in uno stato di guerra, ma non c’è dubbio che questa provocazione è incomparabilmente più pericolosa dal punto di vista della Polonia rispetto alle precedenti”, ha dichiarato Tusk.
Le infrazioni
Secondo i dati del Comando Generale delle Forze Armate di Varsavia, riferiti da Tusk, la prima infrazione dello spazio aereo polacco – e dunque dell’Unione europea e della NATO – è stata registrata alle 23’30 del 9 settembre, nella cornice di un attacco su vasta scala condotto da Mosca ai danni dell’Ucraina.
I velivoli in questione, allo stato quantificabili in 19 unità, hanno fatto accesso allo spazio aereo polacco giungendo sia tramite l’Ucraina che dalla Bielorussia.
L’ultima incursione registrata è stata solamente alle 06’30 di questa mattina, con l’ultimo abbattimento di un velivolo da parte delle forze armate alle 06’45.
Uno dei droni ha colpito una casa privata a Wyryki, nella provincia di Lublino, ma non sarebbero stati registrati morti o feriti.
Per consentire l’esecuzione delle operazioni militari difensive – condotte con l’ausilio di 2 F-35, 2 F-16 ed elicotteri MI-24, MI-17 e Black Hawk, appartenenti all’aeronautica polacca ei partner della NATO – sono stati chiusi quattro aeroporti del settore orientale della Polonia, e nello specifico quelli di Varsavia, Modlin, Lublino e Rzeszów, riaperti solamente nella mattinata.
Cosa succede ora
Allo stato, proseguono ancora le operazioni di recupero dei relitti dei droni: il Centro Nazionale di Sicurezza ha messo in allerta gli abitanti di quattro regioni, raccomandando di segnalare gli eventuali ritrovamenti e di non avvicinarsi ad essi.
Secondo quanto dichiarato sia dal premier, che in precedenza dal Presidente della Repubblica Karol Nawrocki e dal Capo dell’Ufficio per la Sicurezza nazionale Sławomir Cenckiewicz, è stata immediatamente allertata la NATO, con la richiesta di consultazioni ai sensi dell’articolo 4 del trattato nord-atlantico, il quale prevede che “le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata.”
Nel Paese è prevista invece la convocazione del Consiglio di Sicurezza Nazionale, per la definizione delle azioni da intraprendere, in particolare considerato l’avvio, previsto venerdì, di esercitazioni militari congiunte tra Russia e Bielorussia.
Di Yari Nicholas Turek – Direttore editoriale
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