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    Accadde Oggi: 10 anni dal rapimento di Dall’Oglio

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    Sono trascorsi 10 anni dal rapimento di padre Paolo Dall’Oglio presso Raqqa in Siria, il 29 Luglio 2013, per mano dei miliziani siriani.  

    Padre Paolo entra nella Compagnia di Gesù nel 1975, per poi iniziare l’università presso Beirut, capitale del Libano. Nel 1984, dopo aver riscoperto i ruderi di un monastero cattolico siriaco Mar Musa, costruito attorno all’XI secolo, viene nominato sacerdote del rito siriaco cattolico e si occupa di ricostruire le mura del suddetto monastero. Fautore del dialogo tra la comunità cattolica e quella islamica, fonda nel 1992 “Al-Khalîl” (ossia “l’amico di Dio” in lingua araba, associato ad Abramo).  

    Nel 2011 scrive un testo che propone una soluzione pacifica alle sommosse popolari presenti in Siria, tramite una reciproca tolleranza dei culti cristiano-musulmani. Questo provocò inevitabilmente la reazione del regime di Bashar al-Assad, attuale presidente della Siria, che, volendo reprimere le proteste, decretò l’espulsione del gesuita Dall’Oglio dalla Siria.  

    Egli, di fatto, non rispettò tale ordine, continuando a vivere in Siria, fino a quando, dopo una lettera di Kofi Annan, diplomatico e alto ufficiale ungherese delle Nazioni Unite, dovette obbligatoriamente lasciare la Siria. Il 29 Agosto 2013, dopo essere ritornato in Siria, controllato dai ribelli siriani e cercando di trovare una via di intermediazione tra i curdi e gli jiadisti, venne rapito da alcuni estremisti islamici, vicini ad Al-Qaeda.  

    Ancora oggi, la figura del gesuita dell’Oglio è avvolta dal mistero: molti credono che sia stato ucciso delle truppe di Al-Qaeda e che il suo corpo sia stato gettato in una foiba a Raqqa. Mentre, nel 2019, il Times a Londra ha smentito l’uccisione del gesuita, affermando che fosse uno degli ostaggi che l’ISIS avrebbe offerto come “garanzia” per poter lasciare il territorio della Siria. 

    Oggi, in commemorazione del suo rapimento, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare padre dell’Oglio come “testimone e costruttore di pace”.

    A cura di

    Sara Gilardi

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