Il 20 agosto 1991 è stata una data significativa nella storia dell’Unione Sovietica (URSS). In quella data è avvenuto un tentativo di colpo di Stato da parte di membri dell’ala conservatrice del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (PCUS) contro il presidente dell’URSS, Mikhail Gorbachev.
Il colpo di Stato aveva l’obiettivo di rovesciare le riforme di Gorbachev e di ripristinare il controllo centralizzato del Partito Comunista sull’Unione Sovietica. Tuttavia, il tentativo fallì grazie alla resistenza popolare e alle divisioni all’interno dell’esercito. I leader del colpo di Stato si arresero il 21 agosto 1991.
L’evento segnò un punto di svolta nella storia dell’URSS. La sconfitta indebolì ulteriormente il Partito Comunista e accelerò il processo di disintegrazione dell’Unione Sovietica. Alla fine dell’anno, diverse repubbliche dell’URSS dichiararono l’indipendenza, determinandone la dissoluzione ufficiale alla fine di dicembre 1991.