Dopo la caduta del fascismo del 25 luglio 1943, il PSI partecipò al movimento italiano di Resistenza, essendo presente nei Comitati di Liberazione Nazionale centrale e locali e organizzando proprie formazioni partigiane denominate Brigate Matteotti.
Il 23 agosto 1943, nel corso di un incontro in Viale Parioli, a Roma, i socialisti clandestini dell’Alta Italia, del Centro-Sud e i rientrati dall’esilio francese decidono la fusione con il Movimento di Unità Proletaria di Lelio Basso: nasce così il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (P.S.I.U.P).
Tra i fondatori ci sono Giuseppe Saragat, Sandro Pertini e Pietro Nenni.