spot_img
Altro
    HomeItaliaDirittoAffidamento degli animali domestici: cosa succede in caso di divorzio o separazione?

    Affidamento degli animali domestici: cosa succede in caso di divorzio o separazione?

    Pubblicato il

    spot_img

    Il tema dell’affidamento degli animali domestici in caso di separazione e divorzio rappresenta una delle questioni più recenti e controverse del diritto di famiglia. Eppure, la legge italiana non prevede ancora una disciplina chiara sul loro affidamento. Da qui nasce un dibattito sempre più attuale, che intreccia affetto, responsabilità e diritti, e che pone al centro il benessere degli animali quali esseri senzienti meritevoli di tutela, il cui destino deve essere regolato secondo criteri di benessere e di protezione.

    Il vuoto legislativo

    Il tema dell’affidamento degli animali domestici nelle separazioni mette in evidenza un vero e proprio vuoto legislativo. Il nostro ordinamento, infatti, non prevede una disciplina organica che regoli in modo chiaro il destino degli animali da compagnia quando una coppia si divide. Ci si trova così di fronte a un paradosso: da un lato, la società riconosce agli animali un ruolo affettivo centrale nella vita familiare; dall’altro, la normativa continua a collocarli nella categoria dei beni, privi di diritti propri e di una tutela specifica in caso di crisi coniugale. Questo scollamento tra realtà sociale e quadro normativo genera incertezza e lascia spazio a soluzioni frammentarie, spesso determinate solo dalla sensibilità delle parti o dalle singole prassi applicative. 

    Poiché il codice civile italiano continua a considerare gli animali domestici alla stregua di beni mobili, anziché soggetti di diritti, non è possibile estendere loro direttamente le regole previste per l’affidamento dei figli. Gli animali – rappresentati legalmente come «res» – non rientrano in tale paradigma: il sistema civile concepisce il loro trasferimento come una semplice ripartizione patrimoniale, non come una decisione fondata sul loro benessere. Questo impedisce dunque di applicare al loro caso le tutele proprie della disciplina sull’affidamento dei figli minori.

    Verso un nuovo paradigma di tutela 

    Negli ultimi anni si è registrata una crescente attenzione verso il riconoscimento degli animali domestici come esseri senzienti, capaci di provare emozioni e affetto, e non più soltanto come beni materiali. Questa evoluzione culturale si riflette in iniziative legislative e proposte di riforma che mirano a garantire loro tutele specifiche anche in caso di separazione o divorzio. L’obiettivo è stabilire criteri chiari per l’affidamento e la gestione degli animali, promuovendo soluzioni che tutelino il loro benessere e riconoscano l’importanza dei legami affettivi che intrattengono con i membri della famiglia. Attualmente, gli animali sono considerati beni mobili, ma diverse iniziative legislative cercano di riconoscerli come esseri senzienti, con diritti propri. 

    Tra le proposte che mirano a riconoscere agli animali un ruolo attivo nelle dinamiche familiari vi è il disegno di legge n. 298, che propone l’introduzione dell’articolo 455-bis nel Codice civile, riconoscendo gli animali come esseri senzienti e vietando l’allontanamento coatto dalla famiglia. L’articolo 455-ter prevede inoltre l’affidamento degli animali familiari in caso di separazione dei coniugi, basandosi sul benessere dell’animale e sentendo le parti coinvolte, inclusi esperti di comportamento animale.

    Criteri e modalità di affidamento in caso di separazione 

    L’affidamento degli animali domestici in caso di separazione è un tema in rapida evoluzione. Pur non essendo ancora regolamentato da una legge specifica, le proposte di riforma cercano di introdurre criteri chiari che mettano al centro il benessere degli animali. Tra le soluzioni considerate vi sono l’affidamento esclusivo a uno dei coniugi, l’affidamento condiviso o la possibilità di accordi personalizzati che garantiscano continuità nei rapporti affettivi. L’obiettivo principale è assicurare che i legami instaurati con gli animali durante la convivenza familiare vengano rispettati e che le loro esigenze fisiche e emotive siano tutelate anche dopo la separazione. 

    L’accordo consensuale è la soluzione più semplice e flessibile per l’affidamento degli animali domestici in caso di separazione. In questo caso, i coniugi o i conviventi decidono insieme con chi resterà l’animale e come gestirne la cura, ad esempio stabilendo turni di permanenza, spese veterinarie o modalità di visita.

    L’assenza di obbligo giudiziale nell’affidamento degli animali 

    In Italia, il giudice non è obbligato a pronunciarsi sull’affidamento degli animali domestici durante una separazione o un divorzio. La legge attuale non prevede un regime specifico per la loro tutela, e gli animali continuano a essere considerati beni mobili. Di conseguenza, l’intervento del giudice rimane discrezionale: può decidere di disciplinare l’affidamento solo se le parti ne fanno esplicita richiesta o se emergono situazioni particolarmente delicate legate al benessere dell’animale. Questa caratteristica sottolinea l’importanza degli accordi consensuali tra i coniugi, che spesso rappresentano la soluzione più rapida e rispettosa dei legami affettivi esistenti. 

    Nel caso di separazione giudiziale, il giudice non è obbligato a decidere sull’affidamento degli animali domestici. Un’altra possibilità è quella di regolare l’affidamento degli animali domestici attraverso una scrittura privata tra i coniugi o i conviventi. Si tratta di un accordo redatto e sottoscritto dalle parti, nel quale vengono stabilite le modalità di cura, permanenza e gestione delle spese relative all’animale. Pur non avendo la stessa forza di una decisione giudiziale, la scrittura privata rappresenta un impegno vincolante tra le parti e può costituire un utile riferimento in caso di future incomprensioni.

    Animali domestici e minori: il valore del legame affettivo

    La presenza di figli minori nelle separazioni in cui è coinvolto anche un animale domestico aggiunge un ulteriore livello di complessità. In molte famiglie, infatti, il legame tra bambini e animali è molto forte e costituisce un punto di riferimento affettivo importante.

    Sebbene la legge non disciplini in modo specifico l’affidamento degli animali, nelle decisioni e negli accordi consensuali si tende spesso a privilegiare la soluzione che consenta ai figli di continuare a vivere con il proprio compagno a quattro zampe. In questo modo si salvaguarda la stabilità emotiva dei minori e si valorizza il ruolo positivo che gli animali svolgono nella loro crescita e nel loro equilibrio affettivo.

    Conclusioni 

    Il tema dell’affidamento degli animali domestici nelle separazioni mette in luce la distanza tra la sensibilità sociale, che riconosce agli animali un ruolo affettivo centrale, e un quadro normativo ancora ancorato alla loro qualificazione come beni mobili. Le recenti aperture legislative – dalla Legge Brambilla alle proposte di riforma dedicate – segnano però un cambio di prospettiva: gli animali non sono più meri oggetti di proprietà, ma esseri senzienti il cui benessere deve essere tutelato. 

    La sfida futura sarà quella di approvare una disciplina organica che sappia coniugare certezza giuridica e rispetto dei legami affettivi, offrendo strumenti chiari e uniformi per regolare l’affidamento degli animali nelle crisi familiari.

    20250311

    Articoli recenti

    I volenterosi riuniti a Parigi. Meloni contraria all’invio di truppe in Ucraina

    Dopo il vertice di agosto, giovedì 4 settembre c’è stato un nuovo incontro a...

    Punire non basta: il paradosso del carcere e dell’isolamento

    Le mura, le sbarre e le celle sono la traduzione materiale di un’idea politica...

    Vertice Trump-Nawrocki: verso più militari statunitensi in Polonia

    Visita del presidente polacco Karol Nawrocki a Washington, dove ha incontrato il presidente statunitense...

    Il sodalizio Putin-Xi per sovvertire l’ordine globale

    Era il 2015 quando la parata militare per commemorare la vittoria cinese sul Giappone...