Giulio Bugarini, Assessore al Personale, Servizi anagrafici ed elettorali, Attuazione del programma di mandato, Comunicazione istituzionale e Decentramento amministrativo è il primo ospite di “Ancora Caput Mundi”, il podcast di Politica e La Giovane Roma arricchito dalla partnership con We Are Rome, la community Gen Z della Capitale.
La comunicazione istituzionale e il rapporto alla città
Trasparenza e rendicontazione alla città sono le due bussole che, secondo Giulio Bugarini, guidano l’amministrazione capitolina. Di qui una comunicazione istituzionale vicina ai cittadini, con i canali più disparati: da WhatsApp ai messaggi georeferenziati, passando per una serie di campagne di comunicazione utili in quanto servizio pubblico. Non meno importante è poi il rapporto alla città del Sindaco Gualtieri, “un modo per mettersi a nudo davanti alla città dicendo quello che si è fatto, come lo si è fatto, e quello che ci si impegna a fare […] un fatto positivo e di grande rispetto per la cittadinanza”.
Positivi i risultati finora racimolati, tra questi l’ampliamento del bacino di utenti raggiunti dalla comunicazione del Sindaco, includendo gli adolescenti, ma soprattutto “essere arrivati a parlare di cose concrete a target e categorie che normalmente vengono meno a contatto con l’amministrazione e la politica”.
Le responsabilità dei Municipi e del Sindaco
Più complessa, invece, la questione relativa all’eventuale ampliamento delle funzioni deputate ai Municipi, i primi enti che ogni cittadino incontra sul territorio: secondo Bugarini, l’effettiva messa a terra di tale spinta al decentramento è legata alla riforma di Roma Capitale, in quanto il raggio delle responsabilità in essere – la manutenzione di scuole, strade secondarie e del verde urbano fino a 20.000 mq – potrebbe ampliarsi qualora “venisse riconosciuto a Roma lo status che hanno tutte le altre capitali europee”. Discorso pressoché analogo anche per le prerogative e le funzioni conferite al Sindaco.
“A condizioni invariate, noi stiamo lavorando ad una modifica del regolamento del decentramento che abbia però come punto cardinale il fatto che vada decentrato quanto utile ai cittadini” […] Quando decentriamo, c’è sempre l’altra faccia della medaglia, si allenta la capacità di coordinamento complessivo”, ha aggiunto Bugarini, chiarendo come l’eventuale bilancio di vantaggi e controindicazioni debba essere sempre orientato ai cittadini e alle rispettive istanze.
La gestione delle tornate elettorali
Tra le difficoltà riscontrate in misura sempre maggiore, la mancanza di scrutatori e di presidenti di seggio in concomitanza degli appuntamenti elettorali. Stilando le cause sottese, secondo l’Assessore è evidente non solo la disaffezione per la politica, intesa in senso generale, ma anche un certo tipo di insofferenza causata dal monte ore oggettivamente richiesto, unito ad un livello retributivo molto basso. “Per le prossime elezioni contiamo vada un pochino meglio, perché c’è stato un aumento del 30% della retribuzione base, e poi il fatto che ai referendum sono cinque schede, c’è anche un’indennità che scatta dalla terza scheda in poi”, percepiranno un po’ di più e questo potrebbe scoraggiare di meno”, spiega Buragini.
Le domande di We Are Roma
Infine, spazio alle domande tratte dalla community di We Are Roma, con l’intento di saldare il legame tra l’amministrazione capitolina e le nuove generazioni. Tra i punti toccati, le richieste avanzate dai dipendenti di Roma Capitale – livelli salariali più elevati e la possibilità di sfruttare maggiormente lo smartworking, così come il rafforzamento del welfare aziendale – e l’organico dei vigili urbani, attestato a poco più di 6.000 unità, benché in fase di aggiornamento considerate le assunzioni previste dall’amministrazione.
Puntata integrale disponibile su YouTube e Spotify.
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