Il 15 aprile si è svolto il quinto appuntamento del podcast “L’Aperitivo”, il progetto di Politica e La Giovane Roma di cui L’Espresso è media partner, con ospite la Vicepresidente della Camera dei deputati, Anna Ascani.
Una carriera molto intensa: eletta venticinquenne in Parlamento, in un momento di grande subbuglio politico, complice la prima legislatura del Movimento Cinque Stelle, già Sottosegretaria allo sviluppo economico e Viceministra all’istruzione. Una discussione ricca di spunti rilevanti sul piano politico nazionale, ma anche importanti messaggi rivolti alle nuove generazioni.
Tra passato e presente
Di fondamentale importanza nella sua vita sono stati i banchi di scuola, che hanno visto nascere e crescere la passione per la politica intesa quale impegno del singolo per un miglioramento collettivo. “Ero una di quelli che voleva cambiare il mondo a partire dalle piccole cose, la palestra, i termosifoni”, racconta Ascani. Di lì a poco, l’interesse per le grandi questioni geopolitiche, “le guerre, che ci sono oggi ma che c’erano anche allora, su cui ci si schierava tantissimo”, nonché la candidatura appena maggiorenne al consiglio comunale della sua città natia, con l’iscrizione al Partito Democratico, l’unico partito nelle cui fila ha finora militato.
Ed è stata sempre la scuola, anni più tardi, a traghettare il suo impegno politico: formatasi per diventare insegnante di storia e filosofia nell’istituto nel quale si è diplomata, portata dalla vita ad occuparsi di scuola quale Viceministra dell’istruzione nel governo Conte II. “Occuparmi di scuola in Parlamento è stato come restituire dignità a quel sogno” – insegnare, ndr – commenta Ascani, senza comunque tralasciare le difficoltà vissute durante quel periodo, “purtroppo ho dovuto gestire la fase della pandemia, avevo la delega all’edilizia scolastica, quindi ci siamo dovuti occupare tanto di come consentire alle scuole di riprendere la loro attività”.
L’importanza della scuola
La scuola, importante ascensore sociale, oltre a suggellare un continuum tra passato e presente, fa emergere un minimo comune denominatore, il desiderio di dimostrare che l’abbassamento dell’età anagrafica degli eletti – inaugurato da lei stessa – possa incidere notevolmente sul decorso politico.
Positivi i riscontri allora racimolati attraverso la commistione dei più giovani nel partito: “Abbiamo costituito un intergruppo di giovani parlamentari coinvolgendo anche deputati del Movimento Cinque Stelle, siamo stati ricevuti dall’allora Presidente Napolitano, siamo stati insieme a Bruxelles, da Schulz” […] “Nonostante la paura, nonostante la preoccupazione di non essere all’altezza, che a quell’età è abbastanza normale, l’energia che c’era è stata importante anche per fare delle cose belle”, racconta Ascani.
Un impegno politico concreto
Tra le azioni politiche realizzate di cui si dice più fiera, l’approvazione tramite un emendamento alla legge Madia del Freedom of Information Act italiano. Non meno importante l’impegno rispetto all’intelligenza artificiale, un interesse nato in concomitanza con il governo Draghi. “Saremo il primo Parlamento in Europa ad applicare l’intelligenza artificiale generativa ai suoi lavori”, commenta entusiasta.
Degni di nota sono, però i problemi legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito politico, ragion per cui la proposta di legge di cui Ascani è esponente intende far valere, all’interno della legge sulla propaganda elettorale, criteri analoghi sia offline che online, così da preservare il diritto dei cittadini a conoscere per essere informati e scansare rischi di manipolazione.
La segreteria di Elly Schlein
Sul piano politico nazionale, positivo il giudizio sulla segreteria di Elly Schlein, che secondo Ascani “ha portato quella ventata di novità che era necessaria per riconnettere il Partito Democratico ad un pezzo del suo popolo”. “La sua capacità, che è stata una rivelazione per me, è quella di tenere insieme” […] “Avere una segretaria che capisce che deve cucire e non rompere, che il pluralismo del partito è un valore e che quindi servono tutte e tutti, è lo strumento per costruire un’alternativa alla destra”, aggiunge.
Il Governo
Diametralmente opposto, invece, il parere su Giorgia Meloni: “credo che sia totalmente unfit per il ruolo, nel senso che purtroppo non è stata minimamente in grado di costruirsi una squadra che possa governare nella tempesta che stiamo vivendo, e i risultati ahimè li vediamo”.
Inquadrabile in questo senso la campagna della maggioranza contro l’educazione sessuo-affettiva, tema secondo Ascani ad oggi “fortemente ideologizzato”. Dal suo punto di vista, di fondamentale importanza è l’introduzione di programmi di questo tipo a partire dalla scuola secondaria di primo grado, perché le generazioni odierne sono sempre più esposte “a una serie di contenuti e informazioni che nelle generazioni precedenti non erano minimamente pensabili”, motivo per cui occorre affrontare la questione in modo serio e puntuale.
Il limite dei due mandati per i presidenti di Regione
Incalzata a proposito del limite dei due mandati per i presidenti di Regione, che ha recentemente estromesso Vincenzo De Luca dalla ricandidatura in Campania e Luca Zaia in Veneto, Ascani ha risposto ribadendo che quest’ultimo è tale a garanzia delle istituzioni democratiche.
La politica estera
Quanto al piano internazionale, Ascani si dice favorevole alla necessità di dotarsi di una difesa comune europea: “abbiamo bisogno di fare un salto di qualità; non più ventisette Stati che vanno in ordine sparso, ma un’Unione europea che decide davvero di integrare i propri sistemi di difesa”, dando così forma ad una strategia comune. Dal suo punto di vista, molto dipende da come quest’ultima viene intesa: “se ognuno dei ventisette Stati intende questo salto in avanti come un riarmarsi in proprio, saremo più deboli e non più forti alla fine del processo”.
Le nuove generazioni
Infine, un consiglio lanciato alle nuove generazioni: non smettere mai di studiare, perché l’approfondimento, per quanto faticoso possa essere, può davvero assicurare il successo, tanto nella vita professionale quanto in politica. Chiaro il monito lanciato alle giovani donne: “ricordati che non devi dimostrare il doppio degli altri, non devi correre il doppio dei tuoi colleghi maschi, vali quanto loro sulla base di quello che sei, delle competenze che hai e dei talenti che hai”.
20250143