spot_img
Altro
    HomeEsteriAttentato a Trump: cosa è successo?

    Attentato a Trump: cosa è successo?

    Pubblicato il

    spot_img

    Durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, Donald Trump è stato ferito da colpi di arma da fuoco sparati da un uomo identificato come Thomas Matthew Crooks. L’aggressore è stato ucciso dagli agenti del Secret Service. Trump, invece, è stato ricoverato in un ospedale locale: ad oggi sta bene ed è tornato a casa in New Jersey. Durante l’attacco, anche alcune persone del pubblico sono state colpite: un uomo è morto e due sono stati gravemente feriti.

    Trattandosi di un assalto avvenuto durante un comizio pubblico in piena campagna elettorale, Trump è stato oggetto di un tentativo di assassinio ampiamente documentato e fotografato. Mentre parlava, si sono uditi spari e lui ha reagito toccandosi l’orecchio destro e gettandosi a terra. Gli agenti di sicurezza sono quindi intervenuti immediatamente per proteggerlo e successivamente lo hanno scortato in ospedale, nonostante lui si sia alzato mostrando segni di ferita.

    L’FBI ha confermato che si è trattato di un tentativo di omicidio nei suoi confronti. L’attentatore, identificato come Crooks, è stato individuato diverse ore dopo l’attacco; proveniva da Bethel Park, in Pennsylvania. Il movente non è ancora chiaro e le autorità non hanno avanzato ipotesi ufficiali.

    Trump: da agitatore – violento a vittima – eroe

    Il Paese che redige classifiche sulla democrazia e che ha cercato di esportare quest’ultima ben al di là dei suoi confini mostra, però, una tendenza alla violenza politica che non riesce a limitare. Gli spari contro Donald Trump durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, confermano questa predisposizione.

    Le conseguenze dell’attentato sulla campagna elettorale e sull’intero Paese saranno molto gravi. Considerate le ferite riportate dal candidato repubblicano, la condanna del gesto è stata unanime e immediata: il Presidente Joe Biden ha parlato con Trump e il Partito democratico si è schierato dalla parte della vittima. L’immagine di Trump con il volto insanguinato, il pugno alzato e la bandiera americana sullo sfondo diventerà un’icona dei prossimi mesi. Di certo c’è il fatto che lo scontro acceso tra i due schieramenti potrebbe aver alimentato l’odio e le pulsioni degli estremisti in un Paese già di per sé fortemente armato.

    Dopo essere stato medicato, Trump ha rassicurato sulle sue condizioni e ha pronunciato lo slogan “fight, fight, fight” prima di lasciare il palco durante la sparatoria. Alcuni esponenti repubblicani hanno accusato i democratici di aver creato le condizioni per atti come quello del 13 luglio, ma le indagini e i processi non hanno nulla a che fare con l’eliminazione fisica dell’avversario. Non sembrava esserci preoccupazione per la sicurezza dell’evento, nonostante le recenti aggressioni. Il giovane sembra aver sparato dal tetto di una casa vicina al comizio, a circa 150 metri di distanza; una volta rintracciato, Crooks è stato ucciso da un cecchino delle forze dell’ordine.

    Sarà importante vedere come i sostenitori di Trump reagiranno e se i due leader riusciranno a mantenere la calma. Al momento non ci sono segnali di un peggioramento della situazione. Dal punto di vista della corsa alla Casa Bianca, le analisi recenti suggeriscono che Trump potrebbe beneficiare di un aumento di consenso a seguito dell’attentato subito: questa situazione potrebbe plasmare la sua narrazione fino alle elezioni di novembre.

    Dal punto di vista politico, invece, la situazione è senza precedenti: davanti a noi un Presidente in carica – candidato alla rielezione – che il suo stesso partito sta cercando di sostituire a causa delle sue condizioni fisiche e mentali, quasi come se fosse un “colpo di stato” interno. Nel recente dibattito televisivo, il Presidente ha mostrato un’immagine di fragilità e confusione, anziché di vigore e presenza di spirito. È stato criticato dai commentatori del suo partito per la sua performance disastrosa“, che non ha contribuito a recuperare il terreno perso rispetto a Trump in alcuni Stati chiave. La sua comunicazione è stata definita pessima sotto tutti i punti di vista, senza alcun dato positivo. L’unico lato positivo è dato dal fatto che il dibattito si è svolto a giugno, dunque mesi prima della chiamata alle urne.

    Dall’altra parte, l’ex presidente, scelto come candidato con un plebiscito, è attualmente sotto processo per vari reati e ha già ricevuto una condanna. Durante un appuntamento elettorale, viene ferito e grida “non ci arrenderemo“.

    È auspicabile che in questo momento drammatico tutti possano augurarsi un’America stabile e in grado di portare a termine – regolarmente e senza spargimenti di sangue – il processo di selezione del proprio leader.

    Immagine rafforzata. Vittoria scontata?

    Le possibilità di Trump di vincere le elezioni presidenziali del 2024 salgono al 70% su Polymarket dopo la sparatoria durante una manifestazione in Pennsylvania. L’incidente ha consolidato l’immagine di Trump come vittima e martire, aumentando il fascino tra gli elettori che ammirano la sua forza e il suo coraggio. Il gesto del pugno alzato con il sangue che gli cola dalle orecchie è diventato un simbolo potente che definisce la campagna. La reazione immediata di molti americani riflette il desiderio di una leadership forte in tempi incerti. Trump, dunque, diventa un simbolo di resilienza e determinazione.

    D’altro canto, la sparatoria non ha soltanto aumentato il sostegno in favore del tycoon, ma ha anche intensificato la polarizzazione politica negli Stati Uniti: i sostenitori definiscono Trump come un eroe che ha resistito a un sistema ostile, mentre i detrattori lo vedono come un leader in un Paese sempre più diviso.

    L’incidente potrebbe influenzare le dinamiche della campagna 2024, con Trump che utilizzerà la sua rinnovata immagine per mobilitare gli elettori.

    Articoli recenti

    Manovra 2026, maggioranza spaccata: tensioni su tasse e banche

    Il 17 ottobre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza della Legge...

    Il Sole 24 Ore sciopera: nel mirino un’intervista a Giorgia Meloni

    La testata economica Il Sole 24 Ore ha proclamato uno sciopero di 5 giorni...

    Un suicidio ogni cinque giorni: l’emergenza silenziosa nelle carceri

    Quello delle morti nelle carceri italiane è un problema sistematico che sembra quasi invisibile.I...

    Sesta emissione del BTP Valore al via da domani: occasione da non perdere?

    Prenderà il via nella giornata di domani la sesta emissione del BTP Valore, il...