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    Caso Koldo e occhiali Dior: Sanchez e la politica come questione di sguardo

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    Dal Senato alle pagine social, l’audizione di inchiesta a Pedro Sanchez sul caso Koldo si trasforma in una lezione di leadership da parte del Presidente del Governo di Spagna, capace di vedere oltre non solo per quanto riguarda i contenuti ma anche sul piano della comunicazione politica. 

    L’uso di un paio di occhiali Dior, mai indossati in altre occasioni pubbliche dal capo dell’esecutivo, ha catturato l’attenzione degli utenti, facendo luce sulla possibilità che, in un momento politicamente molto delicato, siano stati strumento di controllo mediatico di fronte alle accuse di presunte trame di corruzione legate al periodo covid.

    Il contesto: dal Caso Koldo alla commissione d’inchiesta in Senato

    Il 30 ottobre 2025, Pedro Sánchez si è presentato davanti alla commissione d’inchiesta del Senato sul cosiddetto Caso Koldo, uno dei dossier giudiziari più discussi della legislatura corrente.
    L’indagine – avviata nel 2024 dalla Audiencia Nacional e poi estesa al Tribunal Supremo – riguarda presunte irregolarità negli appalti pubblici per la fornitura di mascherine durante la pandemia. Al centro l’ex-consigliere ministeriale Koldo García Izaguirre, l’ex ministro socialista José Luis Ábalos e l’imprenditore Víctor de Aldama, accusati di aver favorito contratti milionari in cambio di tangenti.

    La trama, emersa dall’Operación Delorme della Guardia Civil, coinvolge contratti da oltre 36 milioni di euro con l’ipotesi degli inquirenti è che una parte dei profitti sia rientrata in circuiti opachi legati al partito. La Unidad Central Operativa ha documentato bonifici sospetti, patrimoni immobiliari anomali e conversazioni che suggeriscono un uso clientelare dei fondi d’emergenza.

    L’opposizione, guidata dal Partido Popular, ha colto l’occasione per convocare Sánchez in Senato. L’obiettivo era quello di costringerlo a rispondere sull’eventuale coinvolgimento della Moncloa sulle somme in contanti che avrebbero circolato nel Partido Socialista Obrero Español guidato dal primo ministro Sánchez e sul presunto ruolo della moglie del premier, Begoña Gómez, nel salvataggio della compagnia aerea Air Europa.

    Un’aula trasformata in un palcoscenico 

    Sánchez si presenta in commissione calmo, tono basso, cravatta blu. Ma il vero colpo di scena è un dettaglio: un paio di occhiali Dior vintage, mai visti prima in contesti parlamentari. L’immagine diventa immediatamente virale, così mentre il Partido Popular lo incalza con domande su Ábalos e la presunta “finanziación irregular”, i social lo ribattezzano “SuperPedro”, paragonandolo a Clark Kent.

    Per alcuni è un semplice cambio di look, per altri un gesto calcolato. Gli occhiali – un modello Dior Monsieur anni ’80 da circa 250 euro – sono descritti dall’ottico di fiducia del premier come “vintage, sobri, scelti molti anni fa” ma, in un’aula televisivamente esposta, l’oggetto diventa simbolo di un controllo comunicativo totale. La seduta, che il PP sperava fosse un atto d’accusa, si trasforma in un duello narrativo nel quale da un lato c’è l’opposizione cieca a caccia di uno scandalo, dall’altro Sánchez a costruire un frame visivo di calma e autorevolezza.

    La difesa del Presidente verso le accuse

    Sul piano politico, ha esordito delegittimando il contesto stesso della commissione, definendola prima una “comisión de difamación” e poi, con tono ironico, “un circo”. L’aula si è presto trasformata in un campo di scontro più mediatico che istituzionale, in cui i senatori del Partido Popular incalzavano con accuse a raffica, e il premier rispondeva con sarcasmo e pacatezza, ribaltando la dinamica da inquisito a regista della scena.

    Sul piano personale, Sánchez ha chiuso i fianchi più sensibili negando qualsiasi legame della moglie con il salvataggio di Air Europa. Allo stesso modo, ha preso le distanze dall’imprenditore Víctor de Aldama, figura chiave della presunta trama di mediazioni opache, sottolineando di non aver mai avuto contatti diretti con lui. Sul tema dei rimborsi in contanti all’interno del PSOE, Sánchez ha scelto la trasparenza, riconoscendo “importi aneddotici”, somme marginali usate per spese logistiche e sempre accompagnate da fatture, una precisazione che ha disinnescato uno dei momenti più aggressivi dell’interrogatorio.

    Sul piano simbolico, la sua difesa è stata tutta nel linguaggio del corpo e nello sguardo. Mentre l’opposizione arringava con toni inquisitori e slogan, il premier ha mantenuto postura e voce basse, parlando lentamente, inquadrato con le lenti Dior che nel frattempo diventavano il metonimo della seduta e con i meme circolati in rete che titolavano “Clark Kent en el Senado”. Un dettaglio apparentemente frivolo quello degli occhiali, ma che rappresenta perfettamente come la politica spagnola si sia trasformata in teatro dell’immagine, nel quale la forza di Sánchez non è costituita nell’offrire nuove prove, ma nel mantenere il controllo narrativo.

    Conclusioni

    Il Caso Koldo resta aperto, con le indagini che proseguiranno in sede giudiziaria grazie al Tribunal Supremo, che valuterà ancora la posizione di Ábalos tramite nuove udienze previste per l’inverno 2025. A fine giornata, però, il bilancio è chiaro sul piano politico. 

    Nessuna evidenza contro Sánchez, un’opposizione scivolata nel disordine e un premier che, ancora una volta, ha saputo fare della calma la sua arma più efficace, affermando un messaggio implicito: in tempi di scandali, chi controlla lo sguardo controlla la narrazione.

    Da Madrid – Enrico Bove

    20250424

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