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    Consiglio Supremo di Difesa: il punto su difesa, crisi globali e minacce ibride

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    Nella giornata di ieri, si è riunito al Palazzo del Quirinale il Consiglio Supremo di Difesa, presieduto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alla riunione hanno partecipato, oltre al Capo dello Stato, i vertici politici e militari del Paese: la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli esteri, Antonio Tajani, dell’interno Matteo Piantedosi, della difesa Guido Crosetto, dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, delle imprese e del Made in Italy, Alfredo Urso, l Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Luciano Portolano, nonché il Sottosegretario Alfredo Mantovano, il Segretario generale della Presidenza Ugo Zampetti e il Consigliere per il Consiglio Supremo di Difesa Francesco Saverio Garofani.

    Il ruolo del Consiglio Supremo di Difesa

    Il Consiglio Supremo di Difesa è un organo di rilevanza costituzionale deputato all’analisi delle problematiche politiche, strategiche e tecniche legate alla sicurezza nazionale e alla difesa dello Stato. Costituisce lo strumento istituzionale attraverso cui il Presidente della Repubblica può acquisire conoscenze approfondite sugli orientamenti del Governo in materia di sicurezza, esercitando così il proprio ruolo di garanzia.

    È anche sede permanente di confronto interministeriale per coordinare le politiche di sicurezza in modo sinergico tra le diverse competenze, a beneficio della coerenza dell’azione nazionale in ambito interno e internazionale.

    Prontezza europea nella difesa: focus sul Libro Bianco UE 2030

    Il Consiglio ha esaminato il Libro Bianco sulla prontezza europea nella difesa 2030, documento strategico presentato dalla Commissione Europea e dall’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza, Kaja Kallas. Tale documento punta a rafforzare la base industriale europea nel settore della difesa, ma intende anche affrontare le crescenti criticità geopolitiche ai confini dell’Unione.

    I punti salienti del Libro Bianco:

    • Colmare le lacune critiche in materia di capacità militari.
    • Rafforzare l’industria europea della difesa attraverso domanda aggregata e appalti collaborativi.
    • Sostenere l’Ucraina, con maggiore assistenza militare e integrazione industriale.
    • Semplificare il quadro normativo europeo in materia di difesa.
    • Promuovere l’innovazione tecnologica con IA e tecnologie quantistiche.
    • Migliorare la prontezza militare e la difesa dei confini esterni, in particolare verso Russia e Bielorussia.
    • Rafforzare le alleanze globali basate su valori condivisi.

    Crisi internazionali: Ucraina, Medio Oriente e nuove minacce globali

    Il Consiglio ha discusso delle tensioni che, a partire dall’invasione russa dell’Ucraina, stanno alimentando nuovi fronti di instabilità dal continente europeo fino al Medio Oriente. La sicurezza nazionale e quella collettiva sono tornate al centro delle priorità strategiche.

    Ucraina: il sostegno italiano e l’impegno per una pace giusta

    A tre anni dall’inizio del conflitto, l’aggressività russa non accenna a diminuire. Le recenti stragi di civili confermano la gravità della situazione. Quindi, lo stato italiano ufficialmente  riafferma il sostegno politico, militare e umanitario a Kiev, con l’obiettivo di costruire una pace giusta e duratura fondata sui principi della Carta ONU. 

    Medio Oriente: crisi umanitaria e rischio escalation

    Il Consiglio ha poi espresso profonda preoccupazione per l’interruzione del cessate il fuoco a Gaza, ove la spirale di violenza ha già provocato migliaia di vittime e continua a destabilizzare  l’intera area del Mediterraneo allargato. E’ stata quindi  ribadita l’urgenza di:

    • Un cessate-il-fuoco immediato e duraturo;
    • La liberazione degli ostaggi;
    • Il ripristino dei corridoi umanitari;
    • La soluzione negoziata basata sulla creazione di due Stati sovrani.

    Altri scenari attenzionati

    • Kashmir: crescente tensione tra India e Pakistan, che si sta apertamente tramutando in un veritiero conflitto.
    • Mar Rosso: minacce alla sicurezza marittima causate dagli attacchi Houthi.
    • Iran: segnalato un progresso nel dialogo tra Washington e Teheran sul programma nucleare, con la mediazione omanita e l’ospitalità italiana.
    • Balcani occidentali: confermato il ruolo attivo dell’Italia nella stabilizzazione regionale.

    Difesa nazionale: investimenti, minacce ibride e sicurezza delle infrastrutture

    Il Consiglio ha ribadito l’obiettivo di raggiungere il 2% del PIL in spesa per la Difesa, in linea con gli impegni NATO. È stato analizzato lo stato della prontezza e dell’efficienza delle forze armate, nonché gli interventi necessari per il loro ammodernamento.

    Minacce ibride e nuove priorità

    Al centro del confronto sono state anche le nuove minacce non convenzionali:

    • Cyber-attacchi e minacce nello spazio cognitivo;
    • Fake news e manipolazione informativa;
    • Protezione delle infrastrutture critiche, comprese quelle sottomarine;
    • Rischio di militarizzazione dello spazio.

    Il Consiglio  intende rafforzare le capacità difensive su tutti questi fronti, anche attraverso cooperazioni tecnologiche e intelligence condivisa con partner internazionali.

    Riconoscimenti e missioni all’estero

    Infine, il Consiglio ha espresso gratitudine per il contributo delle forze armate, sia in patria che nelle missioni internazionali. Un ringraziamento particolare è stato rivolto ai militari italiani impegnati nella missione UNIFIL nel sud del Libano, zona altamente instabile, per la professionalità e il senso del dovere dimostrato.

    Verso una nuova strategia diplomatica e difensiva

    In uno scenario globale sempre più segnato da crisi sistemiche, instabilità politica e minacce multidimensionali, il Consiglio Supremo di Difesa ha svolto – e svolge – un ruolo di confronto e cooperazione fondamentale. 

    Dalle valutazioni emerse si cercherà poi di enucleare scelte operative e diplomatiche, che possano massimizzare l’obiettivo di rendere l’Italia competitiva e resiliente, tanto sul piano strategico interno quanto nella proiezione internazionale.

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