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    Decaro scioglie la riserva e sarà il candidato del centrosinistra in Puglia

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    Arriva l’ufficialità per la candidatura di Antonio Decaro alla presidenza della Regione Puglia, dopo settimane di tensioni e veti incrociati interni ai partiti della coalizione di centrosinistra. Michele Emiliano fa un passo di lato per cui non correrà alla ricerca di un seggio in consiglio, mentre a capo della lista di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, con l’impegno di non “ingombrare” troppo lo spazio politico, resta in partita Nichi Vendola.

    L’annuncio con Schlein dal palco della Festa dell’Unità a Bisceglie 

    “Non potevo girare le spalle alla mia terra e al mio popolo”, ha dichiarato Decaro, scandendo così il suo discorso di esordio da candidato. “Non vi meritate i pettegolezzi, i tira e molla, e i retroscena di queste settimane. Non se lo merita la Puglia. E di questo vi chiedo scusa e lo faccio perché da oggi ho la responsabilità di guidare un nuovo progetto politico per questa regione e da oggi parlerò solo di questo progetto politico, parlerò della Puglia, dei pugliesi, delle loro aspirazioni e ambizioni e dei sogni e lo farò come sempre senza fermarmi mai, lo farò per i pugliesi”.

    Al suo fianco, la segretaria dem Elly Schlein ha sottolineato l’importanza della scelta, affermando che “sarà una sfida appassionante” e che “uniti e compatti vinceremo”. Schlein ha poi voluto rivolgere un ringraziamento al governatore uscente Michele Emiliano, riconoscendo il ruolo avuto nel decennio alla guida della Regione. Tuttavia, lo stesso governatore uscente, secondo alcune fonti interne, a causa del mancato passo indietro di Vendola, starebbe considerando l’idea di candidarsi con una civica.

    Le prime reazioni a caldo del M5S e di AVS

    “Ringraziamo Antonio Decaro che con la sua scelta consente a tutta la coalizione di concentrarsi sui bisogni della Puglia e dei pugliesi. Ora, tutti insieme al lavoro per vincere le elezioni e battere la destra”, hanno dichiarato Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs, sottolineando la conferma della candidatura di Nichi Vendola.

    L’ex governatore, a capo della lista di Avs, rimarcando la volontà di giocare un ruolo attivo nel nuovo assetto politico regionale, ha dichiarato che il suo obiettivo sarà “sostenere l’alleanza progressista, sostenere Decaro, spingere per il cambiamento che serve alla Puglia e all’Italia”. 

    Un segnale di coesione arriva anche dal Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte che ha affermato come le parole di Antonio Decaro siano una buona notizia per tutti i cittadini pugliesi e “rappresentano l’epilogo a cui il M5S ha lavorato con dedizione e rispetto in questi mesi”, sancendo così definitivamente il sostegno dei pentastellati all’ex sindaco di Bari.

    L’appello di Dario Stefàno: servono discontinuità e rinnovamento vero

    In un intervento sulle pagine del Quotidiano di Puglia, l’ex senatore dem Dario Stefàno, già assessore regionale nella giunta di Nichi Vendola, ha sottolineato come il dibattito interno, tenuto in ostaggio per mesi da veti incrociati degli attori politici in gioco, abbia lasciato strascichi significativi nel centrosinistra pugliese. Nell’editoriale Stefàno ha invocato una “nuova era di ascolto” per la Puglia, sottolineando come a soli due mesi dal voto il centrosinistra stia offrendo di sé un’immagine confusa e lacerata. 

    Pur riconoscendo le qualità di Decaro, l’ex senatore dem si dice preoccupato per i tempi e i modi con cui nasce questa candidatura. Due mesi di campagna elettorale rischiano di essere pochi per costruire un progetto credibile di rinnovamento, con il pericolo che sembri un’operazione calata dall’alto, nella speranza che basti la leadership di un candidato forte.

    Tuttavia, senza una visione condivisa, persino il leader più carismatico rischia di fallire. Se non dovesse esserci un rinnovamento reale nei programmi e nei metodi si rischia di replicare vecchi schemi, demolire l’ennesimo leader di turno e sprecare un’altra occasione per il territorio. 

    Il lungo abbraccio con la Segretaria Dem e la dedica a Donato Metallo

    Dopo l’annuncio, il comizio si è chiuso con un lungo abbraccio tra Decaro e la segretaria dem, che nelle scorse settimane aveva provato con fatica a ricomporre fratture e divergenze maturate nella fase di trattativa, non senza tensioni legate alle richieste avanzate dall’ex sindaco barese di escludere dalle liste gli ex presidenti di Regione.

    Visto la delicata situazione di Emiliano e il mancato passo indietro di Vendola, è significativo il rischio che la coalizione si porti sulle spalle gli strascichi prodotti da questo periodo di confronti interni accesi. Per Decaro essere consapevole di ciò sarà il primo passo per tenere salde le forze politiche attorno a sé, sia durante la campagna elettorale che, eventualmente, alla guida della Regione in caso di vittoria.

    Ma quello di oggi è il giorno della tregua, della ricomposizione e dell’unità ritrovata. È anche il momento del ricordo personale, con l’omaggio che Decaro dal palco ha rivolto a Donato Metallo, suo amico e compagno di tante lotte, venuto a mancare da poco a causa di una malattia. “Un amico mi avrebbe detto ‘mena, Antò…’ a te lo avevo promesso, Donato, e oggi ti dico, andiamo a vincere”.

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