spot_img
Altro
    HomeEsteriGiornata della democrazia, traguardo e obiettivo internazionale

    Giornata della democrazia, traguardo e obiettivo internazionale

    Pubblicato il

    spot_img

    Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese. La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione”.

    La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani rappresenta, dal 1948, la base del principio democratico delle Nazioni Unite. L’articolo 21, citato sopra, riesce a riassumere i criteri fondamentali per considerare uno stato come basato sul principio della sovranità popolare – dal greco,  δῆμος «popolo» e κράτος, krátos, “potere”. 

    La Giornata internazionale della democrazia

    Proprio oggi, 15 settembre, si celebra la 18esima Giornata della Democrazia, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’8 novembre 2007. Un momento di riflessione sullo stato di salute della democrazia nel mondo, su ciò che è stato fatto e su ciò che c’è ancora da fare. 

    “La democrazia – si legge sul sito delle Nazioni Unite – è tanto un processo quanto un obiettivo, e solo con la piena partecipazione e il sostegno della comunità internazionale, degli organi di governo nazionali, della società civile e dei singoli individui, l’ideale della democrazia può trasformarsi in una realtà di cui tutti, ovunque, possano godere”.

    Le parole di António Guterres 

    Su questo tema è intervenuto anche il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. “La democrazia è alimentata dalla volontà del popolo: dalle sue voci, dalle sue scelte e dalla sua partecipazione. Prospera quando i diritti umani e le libertà fondamentali di tutti, soprattutto dei più vulnerabili, sono rispettati. Una democrazia che esclude non è affatto democrazia”, ha scritto in un post sui social.

    “A coloro che cercano di screditare o indebolire la democrazia, dico questo: ho vissuto sotto una dittatura. E, insieme a molti altri, ho contribuito a ricostruire la democrazia in Portogallo. Conosco la differenza. In un momento in cui la democrazia e lo stato di diritto sono sotto attacco da parte di disinformazione, divisioni e spazi civici sempre più ridotti, onoriamo – ha proseguito – il coraggio delle persone di tutto il mondo che stanno plasmando le loro società attraverso il dialogo, la partecipazione e la fiducia. In questo #DemocracyDay, riaffermiamo la democrazia come forza di dignità, inclusione e pace e lavoriamo insieme per garantire che sia vantaggiosa per tutti”.

    Democracy Index, i dati della democraticità

    Ogni anno, la rivista The Economist pubblica un report sul cosiddetto Democracy Index, ossia l’Indice che misura lo stato di democrazia nel mondo. Gli ultimi dati, pubblicati nel febbraio 2025, fanno riferimento alle condizioni di democraticità registrate nell’anno 2024. Con un punteggio da 0 a 10, l’indice si basa principalmente su cinque fattori: processo elettorale e pluralismo, funzionamento del governo, partecipazione politica, cultura politica e libertà civili.

    In riferimento poi ai punteggi, ogni Paese viene inserito all’interno di uno dei quattro tipi di regime: “democrazia completa”, “democrazia imperfetta”, “regime ibrido” e “regime autoritario”.

    Secondo quanto riportato “esiste una dicotomia tra gli alti punteggi registrati da molti paesi nella prima metà della classifica mondiale e la scarsa stima che molti cittadini hanno dei loro sistemi democratici”. Proprio questo, infatti, rappresenta uno dei problemi principali degli ultimi anni: la disaffezione nei confronti della partecipazione politica e la mancanza di rappresentanti in grado di considerare le vere richieste dei cittadini. 

    Nella perdita di fiducia delle istituzioni si riscontra, così, anche la scarsa partecipazione alle urne, trasformando il voto in uno strumento sempre meno utilizzato, ma fondamentale per esprimere le idee democratiche. 

    Primi e ultimi

    E così, a quasi cinque anni dalla pandemia, il “malessere democratico” non si arresta. Pochi Paesi, infatti, hanno migliorato il punteggio nel 2024, mentre è molto più diffuso un abbassamento delle cifre e dunque una tendenza al peggioramento della situazione generale. Nel 2024, “le categorie che hanno registrato i maggiori cali sono state il funzionamento del governo, il processo elettorale e il pluralismo”.

    Ai primi posti si collocano Norvegia (1° posto), Nuova Zelanda (2° posto) e Svezia (3° posto). La Norvegia, in particolare, ottiene il punteggio 10 in ben tre categorie: processo elettorale e pluralismo, partecipazione politica e cultura politica. L’Italia si colloca al 37esimo posto, con punteggio 7.58, in ex aequo con Capo Verde. Tra gli ultimi posti, invece, Corea del Nord, Myanmar e Afghanistan

    Le parole del sociologo Larry Diamond

    Sempre più diffusa è la definizione di “recessione democratica”, coniata dal sociologo americano Larry Diamond. In un articolo pubblicato nel 2015 sulla rivista Journal of Democracy, Diamond scrive che “la democrazia è in recessione globale da quasi tutto l’ultimo decennio, e c’è un crescente pericolo che la recessione possa aggravarsi e trasformarsi in qualcosa di molto peggiore”. 

    “È fondamentale – prosegue Diamond – che i democratici delle democrazie consolidate non perdano fiducia. I democratici hanno le idee migliori. La democrazia potrebbe essere in declino in qualche modo nella pratica, ma è ancora in ascesa a livello globale nei valori e nelle aspirazioni delle persone. Questo crea nuove e significative opportunità di crescita democratica. Se l’attuale modesta recessione della democrazia si trasformerà in una depressione, sarà perché noi nelle democrazie consolidate eravamo i nostri peggiori nemici”. 

    20250348

    Articoli recenti

    Un suicidio ogni cinque giorni: l’emergenza silenziosa nelle carceri

    Quello delle morti nelle carceri italiane è un problema sistematico che sembra quasi invisibile.I...

    Sesta emissione del BTP Valore al via da domani: occasione da non perdere?

    Prenderà il via nella giornata di domani la sesta emissione del BTP Valore, il...

    Da Washington a Budapest: il piano di Trump per fermare la guerra in Ucraina

    Il 17 ottobre 2025, la Casa Bianca ha ospitato un incontro che potrebbe aver...

    L’utilizzo dell’IA nell’attività forense: nuovi obblighi informativi per gli avvocati

    L’evoluzione tecnologica e la crescente integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi decisionali e redazionali dell’attività...