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    Il caso Cirillo e la trattativa Stato-Camorra-BR

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    La sera del 27 Aprile del 1981 a Torre del Greco, avvenne il rapimento compiuto da un commando di 5 appartenenti alle  Brigate Rosse nei confronti dell’assessore Regionale  ed esponente di punta della democrazia Cristiana ,Ciro Cirillo, la dinamica del rapimento fu alquanto simile a quello avvenuto il 30 Marzo di tre anni prima, il rapimento di Aldo Moro, la scorta e l’autista morirono nel conflitto a fuoco. Fu tenuto sotto sequestro per 89 giorni, lo porteranno a Cercola.

    Chi era Ciro Cirillo?

    Ciro Cirillo fu un politico della Democrazia Cristiana di area Dorotea, presidente della Regione Campania, il 13 Agosto del 1980 egli era stato nominato assessore ai lavori pubblici della regione Campania, era l’uomo che in quel momento gestiva i soldi dei finanziamenti per la ricostruzione del post-terremoto in Irpinia ( terremoto di magnitudo 6.9 avvenuto nel Novembre del 1980, causò circa 3000 vittime).

    La Liberazione

    Durante gli 89 giorni , i servizi segreti con l’ausilio della Nuova Camorra Organizzata scendono in campo per liberarlo, trattando con le Brigate Rosse. L’assessore fu liberato il 24 Luglio del 1981, dopo tre mesi, nei pressi di un palazzo abbandonato a Poggioreale, fu pagato un ingente riscatto di circa 1 miliardo e 450 milioni di lire. Dopo la liberazione dell’assessore molte persone coinvolte nella vicenda, come Antonio Ammaturo , commissario che aveva indagato sul sequestro , ucciso dalle Brigate Rosse nel 1982.

    Nel 1982 Ciro Cirillo lasciò la politica.

    La trattativa Stato-Br-Camorra

    La trattativa ai tempi smentita, oggi è riconosciuta senza infingimenti, il magistrato che ai tempi si occupò del caso e che ha svelato la trattativa nel 1988 , Carlo Alemi, ha pubblicato un libro sulla vicenda ”Il Caso Cirillo, la trattativa Stato – BR – Camorra”, in quegli anni fu accusato di diffamazione e di operare” al di fuori del circolo istituzionale” dall’allora Presidente Del Consiglio ,Ciriaco De Mita. Nel 1990 il Consiglio Superiore Di Magistratura assolse Alemi dalle accuse , riconoscendo la correttezza del suo operato. 

    Dal giorno successivo al rapimento, si attivarono immediatamente i servizi, recandosi nei pressi del carcere di Ascoli-Piceno, dove Raffaele Cutolo era detenuto. Questa trattativa ha lasciato ancora oggi una scia di misteri, ai tempi generò scandalo , la ”strategia della fermezza’ in questo caso non fu un’opzione. Quello che non era successo tre anni prima con Aldo Moro,  accade questa volta, lo Stato tratta con il boss della Nuova Camorra Organizzata,  Raffaele Cutolo, coinvolto in una precedente trattativa per salvare l’ex Presidente della Democrazia Cristiana , venendo così legittimata e riconosciuta come interlocutrice dello Stato.

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