Siamo alla fine degli anni di Piombo, tre anni dopo il rapimento dell’allora Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, il 27 Aprile del 1981 a Torre del Greco(NA), l’esponente di punta della Democrazia Cristiana Campana viene rapito dalle Brigate Rosse, l’autista Mario Cancello e la scorta Luigi Carbone persero la vita. In quel momento era l’uomo che aveva in mano i finanziamenti per la ricostruzione post-terremoto in Irpinia, il terremoto di magnitudo 6.9 che colpì la regione.
Chi era Ciro Cirillo?
Ciro Cirillo è stato Presidente Della Regione Campania e poi Assessore per i lavori pubblici della regione, esponente della Democrazia Cristiana, fu incaricato dopo il terremoto Presidente del Comitato tecnico per la ricostruzione.
La trattativa Stato-Camorra-BR
Ciro Cirillo fu liberato dalle Brigate Rosse il 24 Luglio del 1981, dopo tre mesi, presso il carcere di Poggioreale, con un cospicuo riscatto di 1 miliardo e 450 milioni di lire.
Come si è arrivata a questa liberazione? Ad oggi la trattativa Stato-Camorra , ai tempi smentita, è riconosciuta senza infingimenti grazie al lavoro del magistrato Carlo Alemi, sulla vicenda ha anche pubblicato un libro ”Il Caso Cirillo, la trattativa Stato-BR-Camorra”, il magistrato fu accusato di diffamazione , l’allora Presidente Del Consiglio Ciriaco De Mita dichiarò che Alemi si era posto ”al di fuori del circuito istituzionale”.
Secondo Raffaele Cutolo , capo della NCO ( Nuova Camorra Organizzata ) fra le associazioni mafiose più potenti degli anni settanta ed ottanta, la Democrazia Cristiana ed i servizi segreti si mossero immediatamente per salvare l’assessore, entrarono in contatto con le Brigate Rosse tramite lo stesso Cutolo e la NCO come mediatori nelle trattative per il salvataggio, all’epoca Cutolo esercitava un certo potere nelle carceri, elemento di preoccupazione per le BR, disponibili a trattare.
Il caso suscitò polemiche per la differenza con cui lo Stato ha agito rispetto ad un altro caso, il Caso Moro.