In un’epoca segnata da sfide sociali ed economiche sempre più complesse, la scuola rappresenta il primo luogo in cui i giovani imparano non solo a conoscere il mondo, ma anche a viverci in modo consapevole e responsabile.
Tuttavia, nella missione di formare cittadini attivi, impegnati e responsabili, l’istruzione gioca una delle sue carte vincenti: l’educazione civica, con lo scopo di sensibilizzare gli studenti e prepararli a un futuro in cui il dialogo e la cooperazione siano la chiave per affrontare disuguaglianze e ingiustizie.
L’IMPORTANZA DELL’EDUCAZIONE CIVICA NELLE SCUOLE
La scuola, baluardo della conoscenza e dell’umanità, non è solo un luogo in cui si trasmettono saperi, ma una vera e propria officina delle coscienze, in cui le menti dei giovani sono plasmate per affrontare le sfide della vita e le complessità della società. In questo contesto, l’educazione civica emerge come una delle discipline più cruciali, poiché ha il nobile compito di forgiare non solo cittadini informati, ma individui consapevoli e responsabili.
L’educazione civica gioca un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani ragazzi, poiché li supporta nella consapevolezza di appartenere a una società nella quale il rispetto delle leggi e delle regole, la solidarietà e l’inclusione, la giustizia sociale e la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente sono valori necessari per diventare cittadini di una società solidale.
Inoltre, questa disciplina non si limita alla mera conoscenza delle leggi e dei diritti, ma si spinge ben oltre, interrogandosi sui fondamenti etici della convivenza, sull’importanza della solidarietà e sull’urgenza di promuovere una giustizia sociale che sia davvero inclusiva e universale.
L’educazione civica, dunque, risulta essenziale non solo per formare cittadini pronti a difendere i valori democratici, ma anche per sensibilizzare le nuove generazioni alle sfide digitali e alle problematiche globali.
LA SCUOLA COME LABORATORIO DI CITTADINANZA ATTIVA
La scuola può essere vista come un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva, dove gli studenti imparano a vivere insieme, a rispettare i diritti e i doveri reciproci e a impegnarsi nella costruzione di una società più giusta e solidale.
La cittadinanza attiva si fonda sulla consapevolezza che ogni individuo ha un ruolo da giocare nella comunità e la scuola ne è maestra; per questo motivo, solitamente, vengono pianificati e finanziati progetti per la realizzazione di attività che stimolano negli studenti la consapevolezza del loro ruolo nella società e li coinvolgono in azioni pratiche che vanno ad influire positivamente sulla comunità.
Tra le tante iniziative, l’educazione alla partecipazione democratica è quella ritenuta dagli studenti più “considerevole”, ed è per questo che sono stati introdotti i Consigli studenteschi, che rappresentano un’ottima occasione per insegnare ai ragazzi come funzionano i processi elettorali e le dinamiche decisionali.
Una delle forme più dirette di cittadinanza attiva, però, è il volontariato. La scuola può promuovere attività di volontariato, come la raccolta di beni per persone in difficoltà, la partecipazione a progetti ecologici, l’aiuto a persone anziane o a bambini in situazioni di svantaggio. Queste esperienze aiutano gli studenti a sviluppare empatia, a comprendere le problematiche sociali e a sentirsi parte di una comunità.
Un’altra attività che può stimolare la cittadinanza attiva è l’organizzazione di incontri con esperti, attivisti sociali o rappresentanti delle istituzioni. Questi incontri permettono agli studenti di entrare in contatto con persone che si occupano concretamente di tematiche legate alla giustizia sociale, ai diritti umani e alla politica. Tali incontri hanno il doppio beneficio di ampliare la comprensione critica degli studenti su tematiche sociali e politiche e di ispirarli a diventare attori di cambiamento nelle loro comunità.
SCUOLA: AGENZIA EDUCATIVA DI VALORI CIVICI
Il ruolo principale della scuola nell’educazione civica è quello di trasmettere valori fondamentali come il rispetto per i diritti umani, l’uguaglianza, la giustizia e la solidarietà. L’insegnamento di questi principi non si limita alla teoria, ma si sviluppa attraverso l’esperienza diretta, il confronto e la pratica quotidiana in aula e nella vita scolastica.
La scuola è anche il luogo ideale per sviluppare una consapevolezza civica critica; discussioni su temi come la giustizia sociale, i diritti dei migranti, la parità di genere e le disuguaglianze economiche possono stimolare nei ragazzi un pensiero critico e un impegno verso il cambiamento positivo.
In un periodo caratterizzato da crescenti divisioni sociali, la scuola deve anche fungere da modello di convivenza pacifica e inclusiva. Essa è il luogo in cui giovani di diverse origini culturali, sociali ed economiche si incontrano, imparando a dialogare e a convivere.
EDUCAZIONE E PREVENZIONE SULLE PROBLEMATICHE SOCIALI
Le problematiche sociali, come la disuguaglianza, la discriminazione, il bullismo, la povertà e l’emarginazione, sono tematiche che riguardano direttamente la vita quotidiana degli adolescenti, perciò la scuola ha il compito di fornire gli strumenti necessari per sviluppare una coscienza sociale e promuovere comportamenti positivi, inclusivi e solidali.
Nel concreto, alcune delle problematiche sociali che la scuola è chiamata ad affrontare sono: il bullismo e cyberbullismo; le disuguaglianze socio-economiche; la gestione delle diversità culturali e religiose; l’uguaglianza di genere; l’educazione alla sessualità; la salute mentale degli studenti e le fragilità familiari con relativo disagio sociale.
Sono diversi gli episodi che ultimamente hanno riportato l’attenzione sul bullismo e sul cyberbullismo nelle scuole che si manifestano attraverso intimidazioni fisiche o verbali o attraverso strumenti digitali (minacce attraverso diffusione di materiale pornografico).
Questi fenomeni, purtroppo, continuano a diffondersi, con gravi ripercussioni sulla salute psicologica degli studenti. Ciò che emerge da questi episodi, infatti, non è solo la necessità di combattere il bullismo, bensì l’importanza di prestare attenzione alla salute mentale dei giovani compromessa da una serie di fattori che deteriorano il loro benessere psichico.
Un’altra grave problematica sociale che le scuole affrontano riguarda le disuguaglianze socio-economiche, poiché, per esempio, gli studenti che provengono da famiglie a basso reddito o da contesti sociali svantaggiati hanno spesso accesso limitato a risorse educative, tecnologiche e culturali scatenando una risposta emotiva irrefrenabile che travolge la loro capacità di riflessione e di autocontrollo.
Determinati eventi e circostanze sociali provocano nei giovani reazioni viscerali, spesso segnate da una violenza irrazionale come nel caso dell’immigrazione, che può generare conflitti e incomprensioni, soprattutto quando non si promuovono la comunicazione interculturale e il rispetto reciproco.
Un altro aspetto che le scuole si trovano a dover affrontare è l’educazione alla sessualità e all’uguaglianza di genere. In un mondo sempre più complesso e interconnesso, è essenziale che gli studenti acquisiscano fin da giovani conoscenze adeguate su questi temi, per poter affrontare la propria identità sessuale e di genere con serenità, rispetto e consapevolezza.
Per far fronte a tutto ciò la scuola deve, quindi, insistere sull’educazione civica e stimolare la partecipazione attiva degli studenti, incoraggiandoli a coinvolgersi in progetti sociali e comunitari, creando un ambiente sicuro e inclusivo.
CONCLUSIONI
Nonostante ci sia ancora tanto da lavorare, grazie all’introduzione dell’educazione civica come disciplina di insegnamento, ad oggi si è raggiunta una certa consapevolezza che sensibilizza tanti studenti al rispetto e alla tolleranza. Ciononostante, la scuola deve continuare ad offrire il proprio contributo sviluppando politiche educative che favoriscano un ambiente di “benessere sociale”.