Terza Regione chiamata alle urne per il rinnovo del Consiglio regionale in questo 2025, la Calabria ha scelto la continuità: Roberto Occhiuto, Presidente uscente dimissionario, è stato rieletto alla guida dell’esecutivo regionale. Sconfitto il candidato espresso dal campo largo, Pasquale Tridico, con un distacco di oltre 10 punti percentuali.
Le dimissioni e la ricandidatura
In Calabria, l’appuntamento elettorale per il rinnovo del Presidente e del Consiglio regionale è stato anticipato rispetto alla naturale scadenza del mandato, fissata per il 2026.
Ripercorriamo i fatti: nel corso dell’estate, il Presidente in carica Roberto Occhiuto è stato travolto da un’inchiesta avviata dalla procura di Catanzaro che lo vede tutt’ora coinvolto in presunti episodi di corruzione; più nello specifico, i fatti in oggetto riguarderebbero alcune società riconducibili a Paolo Posteraro, capo della segreteria della sottosegretaria Matilde Siracusano, compagna di Occhiuto.
Appresa l’inchiesta a suo carico, Occhiuto ha rassegnato le dimissioni e, contestualmente, ha anche avanzato la propria ricandidatura alla Presidenza: in un video diffuso sui suoi canali social lo scorso 31 luglio, Occhiuto aveva detto “non ci faremo fermare. Mi dimetto e mi ricandido. Questa volta il futuro della Calabria lo decidono solo i calabresi”.
I risultati del voto
In tutte e tre le circoscrizioni calabresi, la coalizione di centrodestra – composta da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Unione di centro- Democrazia Cristiana, Sud chiama Nord-Partito Animalista Italiano, Forza Azzurri e Occhiuto Presidente – ha prevalso su quella di centrosinistra – Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Vedi-Sinistra, Casa Riformista, Democratici progressisti e Tridico Presidente – con un distacco di oltre 10 punti percentuali.
Con 1.606 su 2.406 sezioni scrutinate, Occhiuto esce vittorioso con il 58,38% dei voti racimolati; il suo principale sfidante, Pasquale Tridico, rimane invece fermo al 40,66%. Decisamente più contenuti i voti raccolti da Francesco Toscano, candidato di Democrazia Sovrana Popolare, già Assessore alla Cultura del Comune di Gioia Tauro, che si conferma al 0,96%.
Malgrado il numero contenuto di elettori – poco meno di 2.000.000 – per Occhiuto si tratta comunque di un risultato importante: fino ad oggi, la posta in gioco valeva molto più di un suo eventuale secondo mandato elettorale. Sul piatto della bilancia c’era, infatti, il consolidamento del predominio del centrodestra, passaggio chiave per “strappare” la Regione all’opposizione, vittoriosa nell’ormai lontano 2014 con Mario Oliverio.
Le prime reazioni
Soddisfazione da parte della premier Giorgia Meloni, che in un post sui social ha scritto: “anche in Calabria gli elettori hanno riposto la loro fiducia nella coalizione di centrodestra, confermando Roberto Occhiuto Presidente della Regione. Un risultato importante a riconoscimento dell’azione di buongoverno che continueremo a portare avanti per il benessere del territorio e dei cittadini. Le mie congratulazioni a Roberto, al quale auguro buon lavoro”.
A farle eco il ministro degli Esteri Antonio Tajani, giunto nel comitato elettorale di Occhiuto per attendere insieme al neo eletto Presidente i primi risultati del voto; in un video postato su Instagram, Tajani ha chiamato in causa la forza del “centrodestra unito”.
Più colorita la reazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che in riferimento alle recenti manifestazioni in sostegno delle imbarcazioni delle Global Sumud Flotilla ha scritto: “da una parte chi protesta, devasta le città e attacca le Forze dell’Ordine, dall’altra i cittadini che pensano al bene del proprio territorio. Avanti tutta!”.
Sullo stesso piano anche il commento social pubblicato dal profilo di Fratelli d’Italia: “avete perso. (Di nuovo). Speriamo che il weekend lungo vi abbia rilassato abbastanza da sopportare questa cocente sconfitta elettorale”.
Il commento di Pasquale Tridico
Nel suo discorso, Tridico ha tenuto a congratularsi con Occhiuto per il risultato ottenuto, augurandogli al contempo “di fare un buon lavoro, per il bene di tutti i calabresi e della nostra terra”. Tridico ha poi continuato spiegando le ragioni che, in origine, hanno motivato la sua candidatura: “la mia candidatura è nata per la Calabria. Sapevamo che sarebbe stata una battaglia difficile, ma l’ho fatto per chi ancora crede nel cambiamento, per chi non si è rassegnato, per chi meritava almeno una voce diversa. L’ho fatto perché volevo dare una speranza a chi non ne aveva più. Non potevo tirarmi indietro. È stata una candidatura di servizio, chiesta da tante persone che mi hanno spinto a mettermi in gioco. Non rimpiango nulla, perché so di averlo fatto per la mia terra e con onestà”.
Affluenza alle urne in calo
Ultimo, ma non per importanza, il dato relativo all’affluenza alle urne, pari al 43,14% degli aventi diritto al voto, con un calo di circa un punto percentuale rispetto alle elezioni del 2021, occasione nella quale l’affluenza era stata pari al 44,36%.
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