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    Intervista a Edoardo Italia, candidato alla presidenza del Consiglio Nazionale dei Giovani

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    Dopo una lunga esperienza nella Croce Rossa, nella quale è arrivato a ricoprire il ruolo di Vicepresidente e Rappresentante dei Giovani del Comitato Regionale CRI Piemonte, Edoardo Italia è ora candidato alla presidenza del CNG – Consiglio Nazionale dei Giovani, organo consultativo volto alla rappresentanza delle giovani generazioni nelle istituzioni.

    “Dobbiamo smettere di pensare a quello che il nostro Paese può fare per i giovani, bensì cosa la nostra generazione può fare per il nostro Paese”. Questo il messaggio alla base del lancio della Sua candidatura come presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani: qual è il valore di questo cambio di paradigma?

    Il valore di questo cambio di paradigma sta nel passare da una visione passiva a una visione di responsabilità e partecipazione. I giovani non devono essere considerati solo destinatari di politiche, ma protagonisti del cambiamento.

    Questo significa investire sull’ascolto, sul confronto e sul coinvolgimento concreto di tutte le associazioni giovanili, affinché il CNG possa avere un impatto reale sia sui giovani sia sulla comunità nel suo complesso. È un lavoro che deve partire dal basso, dai territori e dalle esperienze concrete, per poi portare le istanze ai livelli istituzionali superiori.

    Per propria definizione il CNG è l’“organo consultivo cui è demandata la rappresentanza dei giovani”. Lei parla della volontà di avere un CNG “trasparente e accessibile”: come oggi il CNG può davvero rappresentare i giovani, e cosa significa renderlo trasparente e accessibile?

    Rendere il CNG realmente rappresentativo significa innanzitutto rafforzare il dialogo con le associazioni giovanili, attraverso un lavoro strutturato del Consiglio di Presidenza, delle commissioni e dei gruppi di lavoro.

    Trasparenza vuol dire processi decisionali chiari, comunicazione efficace e possibilità per i giovani di comprendere e seguire ciò che il CNG fa. Accessibilità significa aprire il Consiglio anche a quelle realtà che oggi ne sono esterne, ma che operano quotidianamente con i giovani e hanno un impatto reale sui territori.

    Solo attraverso un dialogo costante con le associazioni e con le istituzioni il CNG può svolgere pienamente il suo ruolo di rappresentanza.

    Vista la Sua esperienza personale, quali sono i valori che vuole portare all’interno del Consiglio e quali sono gli obiettivi che vuole porsi?

    I valori che voglio portare all’interno del CNG sono il benessere delle persone, l’umanità, la capacità di ascolto e il dialogo. Credo sia fondamentale creare un clima sereno e costruttivo, in cui il confronto sia una risorsa e non un ostacolo.

    L’obiettivo è costruire un CNG capace di avere un impatto concreto a tutti i livelli, promuovendo il dialogo tra le associazioni anche su base territoriale e regionale. Più riusciremo a coinvolgere i giovani, più forte sarà la loro voce e più efficace sarà il contributo che potremo dare al futuro del nostro Paese.

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