Majlinda Bufi, politica albanese e attuale sindaca di Roskovec, incarico che ricopre dal 2015 in rappresentanza del Partito Socialista. Ha fatto parte del Parlamento albanese dal 2013 al 2015: è conosciuta per il suo forte impegno nelle politiche sociali e per la promozione di iniziative orientate allo sviluppo sostenibile e all’inclusione.
Come è cambiata l’Albania durante questi 12 anni di governo socialista?
L’Albania ha subito un cambiamento evidente nei settori più importanti dell’economia. Il sostegno del governo tramite sussidi al settore agricolo, insieme al miglioramento dell’infrastruttura per l’irrigazione e il drenaggio, ha portato a un aumento significativo della produzione. La percentuale più alta viene esportata, mentre il resto è destinato al mercato interno.
Le relazioni con i partner internazionali hanno ampliato le possibilità di finanziamento estero, permettendo la realizzazione di progetti importanti con un focus sullo sviluppo sostenibile.
Sono avvenuti cambiamenti sensibili sia nell’infrastruttura scolastica che nella qualità dell’istruzione. Investimenti nelle energie rinnovabili, nell’espansione delle reti energetiche, nel miglioramento delle infrastrutture, nello sviluppo del turismo e nella promozione delle risorse naturali hanno fatto parte di una strategia volta a favorire l’occupazione e attrarre investimenti.
Anche nel settore della sanità e dei servizi sociali si è registrato un miglioramento in termini di infrastruttura e qualità.
Lei è stata deputata per 2 anni e sindaca da quasi 12. Qual è la differenza tra la rappresentanza nazionale e quella locale?
Dal 2013 al 2015 sono stata deputata del Parlamento albanese, e attualmente sono sindaca del Comune di Roskovec dal 2015.
La rappresentanza nazionale consente di approvare leggi e di metterle in atto, ma non ti permette di vedere l’impatto reale che queste leggi hanno nella comunità. Al contrario, nella rappresentanza locale sei più vicina a ogni problematica o necessità, più consapevole delle reali possibilità di finanziamento e di arrivare a soluzioni concrete che incidono direttamente sulla vita quotidiana della comunità.
Essendo lei sindaca di Roskovec, come pensa che il turismo possa svilupparsi anche al di fuori delle zone costiere?
Negli ultimi anni si è registrata una tendenza crescente nello sviluppo del turismo collinare e montano, oltre a quello costiero.
Il Comune di Roskovec, prevalentemente pianeggiante e collinare, rappresenta un punto importante per lo sviluppo del turismo rurale e collinare, sfruttando le bellezze naturali del territorio. L’ambiente favorevole ha reso l’agricoltura il settore principale dell’economia, creando opportunità per investimenti in aziende agricole e attività di agriturismo.
Roskovec ospita luoghi turistici significativi come:
-La Chiesa di San Nicola nella frazione di Kurjan e la Chiesa di San Giorgio nella frazione di Strum. Questi luoghi rappresentano un’importante eredità culturale e sono oggetto di progetti per migliorare le infrastrutture e renderli più accessibili ai visitatori.
-Il Museo Storico Locale di Roskovec è un punto chiave per la promozione dei valori, della storia e del patrimonio locale.
-Attualmente siamo in fase di rivitalizzazione del Lago di Kurjan per trasformarlo in uno spazio ricreativo per i residenti e un’attrazione turistica.
-Il villaggio di Luar, con il suo paesaggio collinare e pittoresco, è stato incluso nel progetto “100 villaggi turistici albanesi”, posizionandosi sulla mappa della promozione dell’agriturismo. L’ulivo domina il paesaggio non solo di Luar, ma dell’intero comune.
-Nella frazione di Strum si trova la “Palude Nera”, un ecosistema unico con abbondanza di acqua, flora e fauna. Attualmente è oggetto di studi per un possibile intervento che la renda un’attrazione visitabile e un raro patrimonio naturale da valorizzare.
Il Comune di Roskovec ha in programma l’elaborazione di un “Piano Strategico per il Turismo”, documento fondamentale per lo sviluppo del turismo collinare, la costruzione di alloggi rurali e altre attrazioni turistiche.
La percentuale di donne in Parlamento è aumentata negli ultimi anni. Come si può aumentare ancora questa quota e quanto è difficile per una donna impegnarsi in politica in una società conservatrice come quella albanese?
Nel 2008, il Governo albanese ha approvato una legge sulle quote di genere, aumentando la rappresentanza delle donne nelle istituzioni. Oggi, oltre il 50% delle posizioni di alto livello sono occupate da donne.
Le quote paritarie 1 a 1 hanno migliorato la rappresentanza femminile anche nei consigli locali. La difficoltà per una donna di entrare in politica o ricoprire ruoli di leadership deriva dalla persistenza degli stereotipi patriarcali nella società albanese.
Per la prima volta, gli albanesi all’estero voteranno. Secondo le statistiche, l’Albania è il paese balcanico con la più alta emigrazione negli ultimi anni. Perché un emigrato dovrebbe votare per il Partito Socialista?
Le politiche estere del Governo albanese hanno migliorato l’integrazione e il riconoscimento dei diritti degli emigrati nei paesi in cui vivono. Quest’anno, per la prima volta, il governo ha garantito agli emigranti albanesi il diritto di voto, in modo libero ed egualitario. È un loro diritto fondamentale e non spetta né a me né ad altri decidere come debbano votare.
L’Albania sta facendo progressi verso l’adesione all’UE entro il 2030. Pensa che questo obiettivo sia raggiungibile?
Il Governo albanese ha presentato una strategia chiara. I cambiamenti infrastrutturali sono visibili, così come le riforme legislative e l’allineamento al quadro giuridico dell’UE, che hanno portato anche a un cambiamento nella mentalità della società.
Il Governo della Repubblica d’Albania ha consolidato le relazioni con i partner internazionali, tra cui gli Stati Uniti d’America, l’Unione Europea e i Paesi della regione balcanica. Tali relazioni sono state strategicamente valorizzate per attrarre investimenti e promuovere lo sviluppo dei settori dell’energia e delle infrastrutture, rappresentando un passo significativo nel percorso di adesione all’Unione Europea.
Il rispetto dei criteri e degli obblighi per l’adesione all’Unione Europea in tutti i settori rappresenta un obiettivo imprescindibile, e credo fermamente che solo con il Primo Ministro Edi Rama, il Governo albanese riuscirà a raggiungere tale obiettivo, aprendo la strada a uno sviluppo inclusivo sul piano politico, economico e sociale del Paese.
Quali progetti concreti propone il Partito Socialista per l’occupazione giovanile in vista delle prossime elezioni?
Il programma del Partito Socialista per i giovani è chiaro e ha iniziato la sua attuazione fin dal 2013, influenzando in modo significativo le politiche adeguate a sostegno della gioventù.
Nel Comune di Roskovec, che attualmente ho l’onore di guidare, la percentuale più alta del numero totale degli impiegati nell’amministrazione è costituita da persone sotto i 30 anni.
La creazione di ogni tipo di opportunità, formazione, e il miglioramento dell’infrastruttura educativa — sia nell’istruzione superiore che nella formazione professionale — rappresentano priorità fondamentali per permettere ai giovani di vivere, studiare, lavorare e investire nel proprio Paese.
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