spot_img
Altro
    HomeEsteriNato, accordo sul 5% del Pil per la difesa. Trump vede Zelensky

    Nato, accordo sul 5% del Pil per la difesa. Trump vede Zelensky

    Pubblicato il

    spot_img

    Mercoledì 25 giugno, si è tenuto all’Aja il secondo giorno del summit Nato, un appuntamento decisivo per il raggiungimento di un’intesa collettiva per quanto riguarda il futuro dell’Alleanza. Decisioni fondamentali per il settore della difesa e della sicurezza. 

    L’aumento delle spese militari

    All’interno della dichiarazione finale, gli Stati membri hanno confermato che si impegneranno ad alzare fino al 5% del PIL le spese destinate al settore militare e alla difesa entro il 2035. Di questo ammontare, il 3,5% sarà destinato agli investimenti in hardware militari, mentre l’1,5% riguarderà alcune aree connesse alla difesa, tra cui infrastrutture critiche e la cybersecurity. I Paesi dovranno presentare piani finanziari annuali, in modo da programmare a livello collettivo un percorso che possa portare l’Alleanza ad un rafforzamento delle proprie capacità in maniera sostenibile. 

    Alla Spagna, dopo aver manifestato dubbi sulla possibilità di aumentare gli investimenti nella sicurezza senza inficiare il welfare, è stata concessa dal Segretario Mark Rutte una deroga, grazie alla quale potrà raggiungere una soglia minore del 5%. Nonostante i termini concordati siano da rispettare, di base permane comunque una certa flessibilità. Nel 2029 è prevista una revisione degli impegni presi; gli Stati avranno l’opportunità di modificare i dettagli dell’intesa qualora il progetto di rafforzamento dovesse rivelarsi eccessivamente gravoso.

    La posizione sull’Ucraina

    Durante il summit, l’Alleanza ha ribadito la propria vicinanza all’Ucraina, affermando l’intenzione di continuare a sostenerla nella guerra con la Russia. Nella dichiarazione finale, però, non vi è alcun riferimento relativo alla futura entrata del Paese all’interno della Nato, né tantomeno a piani di aiuti economici da inviare a Zelensky e ai suoi soldati. 

    Dunque, nonostante il supporto alla causa di Kiev sia stato confermato, non sono stati presi impegni vincolanti. Probabilmente si è deciso di operare in questo modo in vista dei possibili negoziati di pace che potrebbero esserci nei prossimi mesi, tentando di aprire parzialmente alla Russia di Putin per agevolare il raggiungimento di un accordo che possa portare alla conclusione del pluriennale conflitto nel minor tempo possibile. Quest’ultimo punto pare confermato anche dall’assenza dell’etichetta “guerra d’aggressione” tradizionalmente attribuita all’operazione avviata nel 2022.

    L’incontro tra Trump e Zelensky

    A margine del vertice, si è tenuto un incontro bilaterale – durato circa cinquanta minuti – tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo ha comunicato di aver discusso con il leader statunitense di tutte le tematiche importanti, dando l’impressione di essere soddisfatto. Durante il faccia a faccia sono stati toccati diversi argomenti, tra cui il raggiungimento di un cessate il fuoco e di una pace giusta, che non permetta alla Russia di ledere i diritti fondamentali di uno Stato sovrano. 

    Inoltre, il presidente ucraino ha ringraziato gli Stati Uniti per il costante supporto fornito nel corso degli anni, dichiarando di essere grato per tutti gli sforzi profusi per la causa del suo popolo. Anche il leader americano ha affermato di essere soddisfatto di come si è svolto l’incontro, aggiungendo che difficilmente sarebbe potuto andare meglio. 

    Tra i due vi è un’intesa totale sui dossier rilevanti, ma anche la volontà comune di trattare con la Russia per porre fine alle attività belliche. Infine, Trump ha dichiarato che verrà fatto un tentativo per quanto concerne il rifornimento all’Ucraina dei missili Patriot, nonostante in questo momento gli Stati Uniti siano già impegnati sul fronte mediorientale a supporto di Israele.

    20240241

    Articoli recenti

    Regionali in Campania: il centrosinistra punta su Roberto Fico

    Dopo diverse settimane, il quadro delle prossime elezioni regionali sembra essersi delineato anche in...

    Decaro scioglie la riserva e sarà il candidato del centrosinistra in Puglia

    Arriva l’ufficialità per la candidatura di Antonio Decaro alla presidenza della Regione Puglia, dopo...

    Diffusione non consensuale di immagini: la tutela delle vittime

    Negli ultimi mesi è emerso un inquietante fenomeno legato alla diffusione online di immagini...

    I volenterosi riuniti a Parigi. Meloni contraria all’invio di truppe in Ucraina

    Dopo il vertice di agosto, giovedì 4 settembre c’è stato un nuovo incontro a...