spot_img
Altro
    HomeAmbienteA New York il dialogo sul clima del futuro

    A New York il dialogo sul clima del futuro

    Pubblicato il

    spot_img

    Il 7 e 8 agosto 2025, New York diventerà il centro mondiale della ricerca sul clima e sull’atmosfera. La metropoli statunitense ospiterà la diciannovesima edizione della International Conference on Meteorology, Climatology and Atmospheric Physics (ICMCAP) un evento che vedrà la partecipazione di scienziati, ricercatori, ingegneri, professionisti del settore e istituzioni provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo è chiaro: fare il punto sulle sfide ambientali che il pianeta si trova ad affrontare, in un contesto in cui il cambiamento climatico non è più una minaccia futura, ma una realtà già in corso, visibile attraverso eventi estremi sempre più frequenti e intensi.

    Un crocevia di saperi

    L’evento rappresenta un appuntamento importante nell’agenda di chi si occupa di scienze atmosferiche e climatiche, con un approccio fortemente interdisciplinare. Organizzata dalla WASET – l’Accademia mondiale delle Scienze, l’Ingegneria e la Tecnologia – la due giorni vedrà la presentazione di studi teorici, ricerche applicate, modelli previsionali e nuove tecnologie di misurazione, modellazione e analisi. Saranno affrontati temi di grande attualità, come il monitoraggio dei gas serra, la meteorologia agricola e bioclimatica, l’impatto delle attività umane sul clima globale, la previsione degli eventi meteorologici estremi e lo sviluppo di strumenti per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici. 

    Particolare attenzione sarà data alla fisica dell’atmosfera, alle dinamiche di circolazione dell’aria e alla modellazione dei sistemi climatici, con l’obiettivo di fornire strumenti sempre più accurati per leggere e prevedere le trasformazioni in atto.

    Luci e ombre: WASET tra i predatori della scienza

    In passato, WASET è stata oggetto di accuse e rivelazioni pesanti; oggi viene classificata da eminenti organizzazioni scientifiche come una realtà “potenzialmente predatoria”.  Un’inchiesta condotta dalla giornalista tedesca Svea Eckert e dai suoi colleghi ha infatti rivelato una vasta rete di riviste e conferenze accademiche false, note come predatory journals e predatory conferences, facenti capo alla WASET. Il meccanismo sotteso è semplice e redditizio: con la promessa di incrementare il prestigio accademico, queste riviste, dietro pagamento, accettano articoli scientifici senza un adeguato processo di revisione tra pari

    Tra gli oggetti di discussione, figuravano anche numerosi articoli pubblicati da ricercatori affiliati a istituzioni di alto livello come Harvard, Yale e Stanford. L’indagine ha inoltre rivelato che alcune di queste operazioni sono gestite da gruppi privati, che hanno incassato milioni di dollari organizzando conferenze fittizie e pubblicando studi fasulli. Questi studi sono stati accettati e pubblicati da riviste senza scrupoli, spesso a seguito di una revisione superficiale o inesistente, minando così facendo la validità scientifica delle ricerche stesse.

    Ricerca e rigore scientifico

    WASET fa presente che tutti i contributi destinati ad ICMCAP 2025 saranno sottoposti a peer review, così da garantire – almeno teoricamente – un alto standard qualitativo. I lavori accettati potranno essere pubblicati su riviste scientifiche internazionali, mentre alcuni di essi confluiranno in volumi speciali, così da valorizzare le ricerche più innovative. 

    L’evento, fa sapere l’organizzatore, sarà accessibile sia in presenza che da remoto, in modo tale da favorire la partecipazione globale. Previsti anche poster digitali, sessioni tematiche parallele e spazi per sponsor e aziende attive nel campo ambientale e tecnologico.

    La scienza in dialogo con la società 

    La scelta di New York come sede della conferenza non è casuale: la città, simbolo di modernità e connessione globale, è anche una delle metropoli più vulnerabili agli effetti del riscaldamento globale, tra isole di calore urbane e innalzamento del livello del mare. 

    In questo contesto, ICMCAP 2025 vuole anche sollecitare il mondo delle istituzioni: la scienza c’è, ma servono politiche coraggiose, investimenti nella ricerca e un impegno concreto da parte dei governi e dei cittadini. Occorre connettere il mondo accademico con la società civile, fornendo dati comprensibili, strumenti e visioni che permettono di dare una risposta collettiva informata. 

    20250294

    Articoli recenti

    I volenterosi riuniti a Parigi. Meloni contraria all’invio di truppe in Ucraina

    Dopo il vertice di agosto, giovedì 4 settembre c’è stato un nuovo incontro a...

    Punire non basta: il paradosso del carcere e dell’isolamento

    Le mura, le sbarre e le celle sono la traduzione materiale di un’idea politica...

    Vertice Trump-Nawrocki: verso più militari statunitensi in Polonia

    Visita del presidente polacco Karol Nawrocki a Washington, dove ha incontrato il presidente statunitense...

    Il sodalizio Putin-Xi per sovvertire l’ordine globale

    Era il 2015 quando la parata militare per commemorare la vittoria cinese sul Giappone...