I Volenterosi insieme. Ancora una volta. È iniziata oggi pomeriggio alle 15 la riunione tra i Paesi sostenitori di Kiev, questa volta riuniti a Fort Bregancon, residenza estiva del presidente francese Emmanuel Macron. Insieme a quest’ultimo, mediatore dell’incontro, anche il primo ministro britannico Keir Starmer, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Un’iniziativa che precede i colloqui di domani tra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky a Washington, a cui parteciperanno proprio i leader europei. L’obiettivo? “Mantenere la pressione” sul presidente russo Vladimir Putin, proprio come ha detto Macron.
Cosa hanno detto i leader
Il principale scopo dell’incontro, come è stato sottolineato dallo stesso Macron, è “chiarire completamente le garanzie di sicurezza che vogliamo” per l’Ucraina e “come organizzare il prossimo incontro con il presidente Putin, l’Ucraina, gli Stati Uniti e l’Europa“. “Penso che il presidente Putin voglia la pace? La risposta è no. Vuole la capitolazione dell’Ucraina, è quello che ha proposto. Vogliamo una pace forte e duratura per l’Ucraina. Vogliamo che l’integrità territoriale dell’Ucraina sia rispettata. Kiev deve essere rappresentata in qualsiasi colloquio sul suo futuro”, ha aggiunto Macron.
Fonti interne Ue confermano che questa è stata l’occasione per “riaffermare l’unità nel sostenere l’Ucraina verso una pace giusta e duratura. I leader hanno avuto uno scambio positivo di coordinamento”. Al centro “questioni chiave come la necessità di fermare le uccisioni in Ucraina, l’impegno a mantenere la massima pressione sulla Russia attraverso sanzioni, il principio secondo cui spetta all’Ucraina prendere decisioni sul proprio territorio e il tema cruciale di solide garanzie di sicurezza a tutela degli interessi vitali dell’Ucraina e dell’Europa”.
Rapida anche la reazione del presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. “L’unità transatlantica è fondamentale. Come ho sottolineato durante l’incontro odierno della Coalizione dei Volenterosi, se non verrà concordato un cessate il fuoco, l’Ue e gli Usa dovranno aumentare la pressione sulla Russia. Deve essere rispettato – ha proseguito Costa – il diritto sovrano dell’Ucraina di determinare le condizioni per la pace. Accogliamo con favore la disponibilità degli Stati Uniti a contribuire a fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina, per scoraggiare future aggressioni russe e garantire, insieme, una pace giusta e duratura in Ucraina. L’Europa è pronta a fare la sua parte“.
Il vicepremier polacco Radosław Sikorski, su X, ha fatto sapere – subito dopo aver partecipato all’incontro – che “affinché la pace si realizzi, è necessario esercitare pressione su l’aggressore, non sulla vittima”.
Ucraina come “porcospino d’acciaio” per gli aggressori
Intanto, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha incontrato a Bruxelles il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, poco prima di unirsi alla Coalizione dei Volenterosi. Nel corso della conferenza stampa, Von der Leyen ha sottolineato come “l’Ucraina deve poter conservare la propria sovranità e integrità territoriale senza restrizioni alle dimensioni delle forze armate ucraine”. L’Ucraina deve diventare “un porcospino d’acciaio che i potenziali aggressori non possano digerire”.
L’attenzione di Zelensky, invece, si è spostata subito verso l’incontro di domani. “È necessario cercare un cessate il fuoco e lavorare rapidamente per un accordo definitivo. Abbiamo bisogno di negoziati reali che possano iniziare dove si trova ora la linea del fronte. Ne parleremo a Washington”, ha detto Zelensky, sottolineando come siano necessarie “garanzie per funzionare nella pratica, proprio come l’articolo 5 della Carta della Nato“.
Domani a Washington anche Meloni e Macron
Insieme a von der Leyen, a Washington ci saranno Macron, Meloni, Merz, Starmer, Stubb e Rutte. Ora, infatti, l’attenzione si sposta all’incontro di domani, dove si discuterà di una possibile pace. Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Bild, il presidente Trump potrebbe incontrare prima Zelensky in un bilaterale privato e poi i leader europei. “Il nostro obiettivo domani è presentare un fronte unito tra ucraini ed europei”, ha affermato Macron, denunciando che “c’è solo uno Stato che propone una pace che sarebbe una capitolazione: la Russia”.
Sul tema della guerra in Ucraina è intervenuto, proprio in queste ore, anche il segretario di Stato americano Marco Rubio, in un’intervista a Nbc news. “Se non si raggiungerà la pace in Ucraina gli Stati Uniti potrebbero colpire la Russia con nuove sanzioni. Quello che stiamo cercando di fare ora è porre fine alla guerra” in Ucraina “se non riusciremo a raggiungere un accordo ci saranno delle conseguenze, non solo quelle di una guerra che continua ma anche quelle di tutte le sanzioni che continueranno a esistere, e potenzialmente anche di nuove sanzioni”, ha detto Rubio.
Proprio dalla Casa Bianca “grandi progressi con la Russia“, ha scritto Trump su social Truth. E sullo stesso social la first lady Melania Trump ha pubblicato una lettera indirizzata al presidente russo, consegnata venerdì durante il vertice in Alaska. “Mr Putin, lei può da solo restaurare la melodica risata dei bambini. Nel mondo di oggi alcuni bambini sono costretti a ridere in silenzio, non toccati dal buio che li circonda, in segno di sfida con le forze che possono reclamare il loro futuro”. “Proteggendo l’innocenza di questi bambini, lei farà di più che servire solo la Russia servirà l’umanità stessa – ha scritto Melania Trump – un’idea così ambiziosa trascende tutte le divisioni umane. E lei, Mr Putin, è in grado di rendere possibile oggi questa visione con un tratto di penna. È il momento di farlo”.
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