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    Regionali Campania 2025: sfida aperta tra alleanze e tensioni interne

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    Alle Regionali in Campania, si profila una sfida diretta tra Roberto Fico, candidato del campo largo sostenuto da Schlein e De Luca, e Edmondo Cirielli, espresso dal centrodestra unito.

    Entrambi gli schieramenti affrontano tensioni interne: nel centrosinistra pesano i contrasti tra Partito Democratico e l’area De Luca, le dispute sulle liste e il codice etico voluto da Manfredi; nel centrodestra la candidatura di Cirielli arriva tardi e il programma resta in via di definizione. Tra cambi di casacca e alleanze variabili, la Campania diventa così il principale banco di prova politico nazionale in vista delle urne di novembre 2025.

    Verso il voto di novembre

    Archiviato il primo turno delle elezioni regionali con un punteggio di 2 a 1 per il centrodestra, è ora il momento di concentrarsi sul prossimo. Infatti, tra il 24 e il 25 novembre, si voterà per eleggere i presidenti delle giunte regionali, e i relativi consigli, in Campania, Puglia e Veneto.

    L’accordo Schlein – De Luca e la candidatura di Fico

    Quest’estate, proprio la Campania è stata al centro del dibattito politico nazionale, per via dell’accordo stretto tra la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e il Presidente uscente, Vincenzo De Luca. Un “patto” arrivato dopo due anni di veleni, ma che parrebbe essersi reso necessario per garantire la candidatura dell’ex Presidente Fico alla carica di Presidente della giunta regionale campana, con il supporto di tutto il campo largo.

    IL CENTROSINISTRA FRA CAMPO LARGO E MILLE DIFFICOLTÀ

    Dopo aver definito la candidatura di Fico, nel campo largo sono emerse altre difficoltà, che vanno dal rapporto con De Luca fino alla composizione delle liste, che saranno massimo otto, questo per evitare al Presidente uscente di presentare due liste di sua diretta emanazione.

    Infatti, nelle ultime ore si sta discutendo molto della lista “A Testa Alta”, la quale nel simbolo reca il nome di De Luca; diversi esponenti dell’area Schlein chiedono di modificare il nome, Sandro Ruotolo ha perfino chiesto che De Luca jr. – neo segretario del PD Campano – espella il padre poiché presenta questa lista in contrapposizione a quella del PD.

    Altro nodo spinoso riguarda il codice etico proposto dallo stesso Fico su indicazione del Presidente ANCI e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha generato non pochi mal di pancia da parte di alcuni esponenti della coalizione, Mastella in testa, che ha parlato di “giustizialismo etico”. Di conseguenza, anche questa ipotesi dovrebbe tramontare nelle prossime ore.

    Anche il programma è un nodo complicatissimo, con De Luca padre e figlio che difendono il lavoro svolto negli ultimi 10 anni e con pezzi di società civile, fra cui Democratici per l’Alternativa e Rigenera, che invocano discontinuità su temi come gestione dell’acqua e urbanistica.

    IL CENTRODESTRA HA SCELTO IL CANDIDATO

    Nel centrodestra la situazione non sembrerebbe essere migliore: infatti, la candidatura di Edmondo Cirielli è arrivata a due settimane dalla presentazione delle liste, che vedono sicure solo quelle dei 4 partiti più la lista del Presidente. A queste si affiancherebbero la Democrazia Cristiana di Gianfranco Rotondi e l’Udc, più una ottava lista. Nel logo di Fratelli d’Italia, accanto al nome di Giorgia Meloni, ci sarà anche il nome di Cirielli. 

    Sul nodo programmatico ancora non si è arrivati al dunque, se non con la proposta di istituire un garante per i giovani e per la sanità. Nel frattempo, Cirielli ha precisato che anche il centrodestra intende garantire una gestione pubblica dell’acqua, confermando però un modello di stampo nazionale, ovvero quello della SPA a patrimonio pubblico.

    I temi della campagna

    Il centrodestra punterà su temi come il lavoro, in contrapposizione con il reddito di cittadinanza lanciato dal centrosinistra. L’altro aspetto importante riguarda i giovani e le possibilità di investimenti per evitare la fuga dei cervelli. Cirielli si è concentrato anche sulla spoliticizzazione della sanità e dei trasporti, in particolare il loro efficientamento.

    Il candidato del centrodestra ha garantito che, qualora dovesse vincere, la sua sarebbe una giunta composta da persone competenti e non costruita attraverso accordi fatti a tavolino; una evidente stoccata al suo avversario Roberto Fico.

    I CANDIDATI E I TRANSFUGHI

    Intanto, come ad ogni elezione, si vedono diversi cambiamenti di casacca a partire dalla ex candidata dei 5 stelle, per due volte sfidante di De Luca, Valeria Ciarambino, che si candiderà nella lista del PSI – Italia Viva su indicazione di De Luca senior. Con lei in lista ci sarà l’ex segretario campano di Azione, Peppe Sommese. Quest’ultimo, nella sua lista, conferma gli uscenti Lucia Fortini, Vittoria Lettieri, Luca Cascone e Diego Venanzoni.

    Nel PD confermati gli uscenti Bruna Fiola, Massimiliano Manfredi e Loredana Raia; con loro tentano nuovamente, dopo la sconfitta di 5 anni fa, la corsa alla regione la Presidente del Consiglio comunale di Napoli, Enza Amato, e il delucidano doc, Antonio Marciano. Non ci sarà, invece, mr. 42.000 preferenze Mario Casillo, che candiderà, invece, il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, e il Consigliere comunale, Salvatore Madonna.

    Candidata anche la prof.ssa Francesca Amirante, sostenuta dall’area Schlein, che si divide, però, sul nome maschile da sostenere accanto alla capolista. L’area Franceschini – composta anche dagli ex di Art. 1 – sosterrà anche Massimiliano Manfredi, mentre l’altro pezzo, capitanato dall’On. Sarracino e Sandro Ruotolo, sosterrà anche Francesco Zanfardino, già segretario dei GD e del PD di Afragola.

    Il MoVimento 5 Stelle candida il capogruppo del consiglio comunale di Napoli, Salvatore Flocco, mentre si fa anche il nome della tridichiana Melinda Di Matteo, ex PD, e dell’assessore al comune di Napoli, Luca Trapanese.

    Nelle liste di Fico Presidente, per adesso sono sicuri soltanto il consigliere comunale Nino Simeone e Davide D’errico, mentre circola il nome del consigliere comunale Walter Savarese. AVS, invece, candida Sergio D’Angelo e Rosario Andreozzi in quota SI, mentre Europa Verde, su indicazione dell’on. Borrelli, candiderà l’uscente Roberta Gaeta. 

    Passaggi a destra

    Passa a destra Carmine Mocerino e con lui anche l’assessore regionale Nicola Caputo, entrambi con Forza Italia, che candida anche Giovanni Zannini e, probabilmente, Salvatore Guangi, coordinatore regionale del partito. Fratelli d’Italia candida, invece, l’uscente Marco Nonno e il noto imprenditore alberghiero salernitano Salvatore Gagliano. Altro nome in campo è quello dell’ex Ministro Gennaro Sangiuliano

    Per la Lega si candida anche Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso nella notte del 30 agosto 2023. Inoltre, nelle liste di Fratelli d’Italia sarà confermato l’uscente Marco Nonno e saranno candidati, in ogni provincia, anche ex allievi della scuola della Nunziatella. Con loro potrebbe esserci anche l’ex assessore regionale Ernesto Sica.

    Altri nomi in corsa

    Oltre ai candidati dei due schieramenti più famosi, ci saranno altre tre candidati Presidenti: Nicola Campanile di Per le Persone e la Comunità, con capolista lo storico giornalista Rai Giovanni Verna. Nuovamente, si ripresenta Giuliano Granato di Potere al Popolo, dopo il no alla candidatura a presidente di Luigi De Magistris, e c’è anche Stefano Bandecchi.

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