Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato un nuovo avviso per la presentazione di proposte finalizzate al rafforzamento delle reti elettriche a media e bassa tensione. Questa iniziativa si inserisce nell’ambito del PNRR e della Missione 7 REPowerEU, con particolare riferimento all’investimento “Scale-up Rafforzamento Smart Grid”. L’iniziativa, adottata con il Decreto Direttoriale n. 223 del 21 novembre 2024, si focalizza sull’implementazione di infrastrutture energetiche innovative finanziate dall’Unione Europea.
Il nuovo Avviso Pubblico per il rafforzamento delle Smart Grid
L’avviso mira a favorire l’elettrificazione dei consumi energetici, incrementando la capacità e la potenza delle reti per supportare l’utenza. L’obiettivo è potenziare le infrastrutture per servire efficacemente una popolazione di almeno 230.000 abitanti, promuovendo così la transizione energetica.
Il finanziamento, parte del programma europeo NextGenerationEU, sottolinea l’impegno verso l’indipendenza energetica. Gli interventi dovranno essere focalizzati sull’elettrificazione dei consumi, con particolare attenzione all’aumento dell’efficienza e della resilienza delle reti elettriche.
Il budget totale è di circa 393 milioni di euro, con il 45% riservato ad interventi nel Mezzogiorno. Possono partecipare gli operatori del sistema di distribuzione in regime di concessione pubblica, garantendo la separazione tra le attività di produzione e distribuzione. Le candidature possono essere presentate fino al 31 gennaio 2025, salvo chiusura anticipata al raggiungimento della dotazione complessiva. Questo avviso rappresenta un altro passo significativo verso il raggiungimento degli obiettivi del REPowerEU.
Un passo indietro: che cos’è il REPowerEU?
Il REPowerEU è un ambizioso piano strategico presentato dall’UE per affrontare le sfide della recente crisi energetica e accelerare la transizione verde. In risposta all’invasione russa in Ucraina e alle varie ripercussioni sull’economia, i leader europei hanno stabilito come obiettivo prioritario l’azzeramento della dipendenza dei paesi europei dalle importazioni di gas, petrolio e carbone russi.
Il risultato atteso è garantire l’autosufficienza energetica attraverso l’efficientamento energetico, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e l’aumento delle energie rinnovabili. Oltre all’autonomia energetica, il piano punta a ridurre le emissioni di gas serra, in linea con il Green Deal europeo, e ad accelerare significativamente le azioni in questo senso per rispondere alle sfide geopolitiche ed economiche odierne.
La nascita del Piano REPowerEU
Il REPowerEU può essere considerato come un’integrazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nel marzo 2022, pochi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, i leader europei hanno compreso quanto fosse importante distaccarsi dalla dipendenza dell’UE dalle importazioni di materie prime. Il Piano è stato poi presentato per la prima volta dalla Commissione europea nel maggio 2022. La crisi ha reso evidente la dipendenza dell’UE dal gas naturale russo. Prima del conflitto, circa il 40% del gas importato dall’Europa proveniva dalla Russia, rendendo il settore energetico un’area critica.
La strategia si basa su alcuni pilastri fondamentali:
- diversificazione delle fonti energetiche: Creazione di nuove partnership internazionali per diversificare l’approvvigionamento ed incrementare le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL);
- efficienza energetica: Promozione di misure per ridurre il consumo energetico in tutti i settori;
- accelerazione delle rinnovabili e decarbonizzazione: Sviluppo di energia eolica, solare e altre tecnologie innovative come l’aumento della produzione e della diffusione del biometano e di idrogeno rinnovabile per sostituire i combustibili fossili.
La Connessione tra REPowerEU e PNRR
La Commissione Europea ha proposto di includere i capitoli dedicati al REPowerEU all’interno dei PNRR nazionali, per finanziare misure specifiche legate alla transizione energetica. Tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto un accordo sul finanziamento del Piano, consentendo ai paesi UE di aggiungere capitoli dedicati ai rispettivi piani nazionali per la ripresa e la resilienza.
Grazie a questa integrazione, i paesi membri possono accedere a ulteriori fondi europei per:
- investimenti nelle infrastrutture energetiche, come reti di trasmissione e impianti per energie rinnovabili;
- progetti di ricerca e sviluppo nel campo delle tecnologie verdi;
- sostegno alla decarbonizzazione dell’industria e all’efficienza energetica degli edifici.
Come viene finanziato il REPowerEU?
Per realizzare gli ambiziosi obiettivi del REPowerEU, il finanziamento del programma si basa su una combinazione di risorse provenienti da diverse fonti. Una parte significativa dei contributi arriva dai prestiti disponibili per gli Stati membri, finanziati grazie alle risorse residue del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF). Questo strumento, già centrale per la ripresa economica post-pandemia, continua a svolgere un ruolo cruciale nell’ambito delle politiche di sostenibilità.
Oltre ai prestiti, il piano prevede sovvenzioni per un totale massimo di 20 miliardi di euro a livello comunitario, di cui 2,7 miliardi destinati all’Italia. Questi fondi derivano per il 60% dal Fondo per l’Innovazione e per il restante 40% dalla vendita delle quote del sistema di scambio delle emissioni (ETS), un meccanismo che incentiva le aziende a ridurre le proprie emissioni di gas serra.
Infine, il regolamento del REPowerEU introduce modifiche ai fondi strutturali e di investimento europei, permettendo agli Stati membri di utilizzare le risorse dei programmi FESR e FSE/FSE+ per finanziare iniziative che siano in linea con gli obiettivi del Piano. Tali fondi, già destinati a sostenere la coesione economica e sociale, vengono così riallineati per supportare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile.
Grazie alla combinazione di questi strumenti e fonti di finanziamento, il REPowerEU si pone come una risposta concreta alle sfide energetiche dell’Europa, cercando di garantire risorse adeguate e un impegno condiviso da tutti gli Stati membri.
Conclusioni: sfide ed opportunità del REPowerEU
Nonostante la visione ambiziosa, il programma presenta diverse sfide. Tra queste, emerge sicuramente la necessità di un coordinamento efficace tra i paesi membri, fondamentale per l’ottimizzazione delle risorse e lo sviluppo delle infrastrutture energetiche.
Tuttavia, le opportunità che il piano offre sono altrettanto rilevanti. Accelerare la transizione energetica non solo può ridurre la dipendenza energetica dell’Europa, ma anche generare nuovi posti di lavoro, promuovere l’innovazione tecnologica e migliorare la qualità della vita dei cittadini europei. Il programma REPowerEU, quindi, non è solo una risposta alle attuali emergenze, ma un’opportunità per costruire un futuro più sostenibile e resiliente.
Per approfondire:
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: PNRR Missione 7 REPowerEU Investimento 1 – Misura rafforzata: Rafforzamento smart grid
Commissione europea – Rappresentanza in Italia: REPowerEU: nuova alleanza industriale per rafforzare l’energia solare e la sicurezza energetica dell’UE
Commissione europea: REPowerEU: un piano per ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde