Alcuni funzionari della Casa Bianca, come in realtà già previsto, hanno comunicato al quotidiano britannico The Guardian che il Presidente Donald Trump non ha intenzione di presenziare all’incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.
In questa prima fase della negoziazione, il tycoon preferirebbe lasciare che i due leader trovino da soli un accordo proficuo per entrambi, intervenendo solo in caso di bisogno.
Un approccio attendista
Se negli scorsi giorni gli Stati Uniti parevano interessati a ricoprire un ruolo da protagonisti nella mediazione tra i due Stati belligeranti, ora emerge con più chiarezza la volontà di attendere gli sviluppi bilaterali tra Russia e Ucraina. È difficile intuire con sicurezza cosa stia progettando la classe dirigente americana per affrontare questo dossier estremamente complesso, ma è chiaro che in questo momento l’attesa può rivelarsi fondamentale.
È probabile che Trump creda che nell’immediato sia complicato trovare una soluzione diplomatica per via dell’ampia distanza tra le parti.
Le richieste russe risultano sproporzionate rispetto a quanto raggiunto sul campo di battaglia, e l’Ucraina non contempla la possibilità di perdere la regione del Donbass, dunque richiede concrete garanzie di sicurezza per il proprio futuro.
Per questa ragione, dal punto di vista statunitense, partecipare ad un primo incontro tra Putin e Zelensky potrebbe essere sconveniente, dato che metterebbe in mostra le difficoltà nel favorire il dialogo tra le parti e relativizzerebbe anche i progressi raggiunti grazie al vertice in Alaska.
Cosa intende fare Trump
Gli Stati Uniti ora intendono aspettare l’outcome del possibile bilaterale tra Mosca e Kiev per poi agire successivamente, pianificando una strategia di mediazione efficiente, capace di ridurre la distanza tra i due attori e porre delle fondamenta solide per un futuro accordo di pace.
L’impossibilità di vincere la guerra
Sul social network Truth, Donald Trump si è espresso sul conflitto in corso, sottolineando quanto sia difficile per Kiev vincere contro le forze russe. Secondo il tycoon, per trionfare in una guerra non basta solo tentare di difendersi dalle avanzate del nemico, ma è necessario anche attaccare l’invasore in casa propria.
Le colpe però non vengono addossate al Paese aggredito e ai suoi capi politici e militari, ma principalmente a Joe Biden, definito un leader corrotto e incompetente relativamente agli affari strategici. L’ex presidente sarebbe reo di non aver messo l’Ucraina nella posizione di contrattaccare con efficienza, con la possibilità di arrivare al tavolo delle trattative forte di un vantaggio tattico.
Con queste dichiarazioni, il Presidente Trump pare mettere le mani avanti in vista di un potenziale accordo di pace deludente. Certamente, gli Stati Uniti desiderano chiudere il dossier ucraino il prima possibile, uscendone comunque con dignità, per scongiurare possibili danni d’immagine e prestigio. Allo stesso tempo, si registra la volontà americana di preparare il terreno per offrire alcune concessioni territoriali a Putin, evidenziando l’inevitabilità di questo scenario.
Il ruolo dell’Europa
Se gli Stati Uniti possono permettersi di fare un passo indietro, per gli europei invece risulta sconveniente adottare un approccio di questo tipo, non solo a causa della vicinanza della minaccia russa e della necessità delle garanzie di sicurezza tali da neutralizzarla, ma anche per via dei grandi investimenti e aiuti di cui finora si sono fatti carico.
Gli Stati Uniti si defilano temporaneamente dalla mediazione per favorire un maggiore protagonismo europeo, consapevoli dell’importanza di questo dossier per l’UE e del suo grande peso politico-diplomatico. Il vicepresidente americano JD Vance ha sottolineato che Donald Trump si aspetta che il Vecchio Continente fornisca tutto il suo supporto per far sì Kiev benefici delle garanzie di sicurezza richieste.
Futuro incerto
Un obiettivo ricercato con insistenza dall’UE è il cessate il fuoco, ma risulta difficile che questo possa concretizzarsi a causa della lontananza diplomatica tra le parti e della volontà russa di continuare ad attaccare i territori ucraini per migliorare la propria posizione tattica prima dei negoziati di pace.
20250315