Mentre il presidente ucraino vola in Turchia per incontrare l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan e rinvigorire il sostegno alla propria causa, Mosca non perde occasione per mettere in cattiva luce la leadership ucraina.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax, ha preso posizione sullo scandalo corruzione che, da alcuni giorni, sta travolgendo la politica interna ucraina. A detta di Peskov, “la tossicità del regime di Kiev” si percepisce anche “in Europa“.
“Loro, evidentemente, provano un serio disagio. Ora vediamo una certa frenesia intorno a questo tema”. Peskov ha poi proseguito sottolineando il fatto che rimane soltanto da capire “come evolverà la situazione”.
Nel corso delle scorse settimane, facendo leva sul rapporto elaborato dalla Commissione Europea sui Paesi candidati a fare ingresso nell’Unione, Bruxelles aveva già messo in evidenza come – nell’ambito della lotta alla corruzione – l’Ucraina abbia compiuto “progressi limitati“. Ora, il rischio è che l’inchiesta in essere possa compromettere il percorso di adesione.
Intanto, Kiev tenta di correre ai ripari: il parlamento ucraino ha approvato la destituzione del ministro dell’Energia Svitlana Hrynchuk e del ministro della Giustizia Herman Halushchenko.
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