Dopo aver aperto la discussione sulla necessità di reintrodurre la leva militare, in un post pubblicato su X il 29 novembre, il ministro della Difesa Guido Crosetto precisa la sua posizione a riguardo: “Ad una domanda fattami a Parigi, a commento dell’introduzione di una leva volontaria in Francia ho risposto che era una soluzione simile a quella tedesca e che avrei chiesto al Parlamento, nell’ambito di una riforma più complessa e completa della Difesa, di rivedere il modello previsto dalla legge 244/2012, ragionando anche su una possibile riserva VOLONTARIA, da individuare attraverso una leva VOLONTARIA”.
“Sono tre anni che dico chiaramente che la scelta di avere forze armate professionali e non basate sulla leva obbligatoria è, per me, un percorso obbligato“.
Oggi, a margine dell’iniziativa “CasaCorriere” a Napoli, Crosetto si è spinto oltre: per il servizio militare, l’Italia non prenderà ispirazione “né dal modello tedesco, né da quello francese“. Ci sarà, infatti, “un modello italiano che sarà quello che approverà il Parlamento italiano”.
“Quello tedesco è un modello molto più incisivo perché prevede che la possibilità che lo Stato ripristini l’obbligatorietà, che è un’idea che non mi è mai passata per la mente”.
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