Il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila, dopo l’udienza del 4 dicembre, ha deciso di prendersi tempo per valutare con attenzione la richiesta avanzata dai legali della coppia neo-rurale anglo-australiana di revoca dell’allontanamento dei tre figli.
La decisione iniziale del 20 novembre aveva sospeso la responsabilità genitoriale e disposto il trasferimento dei minori in una comunità protetta insieme alla madre, a causa delle “condizioni abitative inadeguate e pericolo per l’integrità fisica e psichica”.
La difesa della coppia aveva presentato nuovi elementi: una casa temporanea disponibile, relazioni degli assistenti sociali che segnalano il buon stato di salute e la socievolezza dei minori, la partecipazione collaborativa dei genitori.
Gli ultimi sviluppi
Nelle ultime ore, il parere negativo della tutrice Maria Luisa Palladino e della curatrice speciale dei tre minori, Marika Bolognese, è divenuto oggetto di discussione. Stando a quanto riportato dall’agenzia Agi, secondo le due curatrici, il periodo di “osservazione” trascorso dall’ingresso dei minori nella struttura protetta di Vasto è troppo breve per stabilire se le criticità oggetto di valutazione dell’Autorità giudiziaria siano superate o meno. Si tratta di un elemento che, nella pratica, mantiene attiva la misura cautelare.
Secondo il quotidiano Il Centro, si tratta di “un parere non vincolante per il collegio presieduto da Cecilia Angrisano con il giudice relatore Roberto Ferrari, ma ha comunque un suo peso specifico”.
Prossimi passi
Per la famiglia si apre la strada verso l’udienza della Corte d’Appello dell’Aquila, fissata per il 16 dicembre, un passaggio che potrebbe sancire il ricongiungimento oppure, se i giudici dovessero ritenere insufficiente ogni garanzia, consolidare la decisione di separazione.
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