Un “giusta” tra virgolette ci sembra l’aggettivo migliore per descrivere la finale dell’Europeo 2024, con Spagna e Inghilterra impegnate questa sera nella finalissima di Berlino. Per chi si fosse perso i nostri ultimi articoli (male…) lo ripetiamo anche in questa sede: il torneo continentale di quest’anno si è rivelato un vero e proprio flop.
Big scomparsi dai radar, favorite deludenti, gioco espresso quasi sempre poco spettacolare. Uefa ed addetti ai lavori dovrebbero interrogarsi a questo punto: ha senso far giocare agli atleti tutte queste partite tra campionati, Coppe e tornei continentali (di club e per le Nazionali)? Ma soprattutto: non è delirante andare incontro, in vista della prossima stagione, ad ancora più partite, grazie/per colpa della nuovissima Champions League?
Lasciamo questi interrogativi a chi di dovere (e allora stiamo freschi…) e torniamo all’Europeo. Dopo Ottavi, Quarti e Semifinali, Euro2024 giunge al suo ultimo atto con Spagna-Inghiltterra, la finale più “giusta”.
Ma perché più giusta?
Spagna
Sugli iberici c’è ben poco da dire. Le “Furie Rosse” si sono rivelate un vero e proprio schiacciasassi, eliminando nazionali sulla carta più favorite come Germania e Francia. Già, sulla carta. La stessa che vedeva la Spagna un gradino sotto i padroni di casa e sotto Les Blues.
Eppure a Madrid e dintorni erano assolutamente ben consapevoli della propria forza, tanto che nelle dichiarazioni pre Europeo Morata e compagni avevano dichiarato più volte e senza giri di parole di sentirsi favoriti. Arroganza o consapevolezza dei propri mezzi? Vista la finale, e visto soprattutto il gioco espresso dai ragazzi di Luis de la Fuente, la risposta sembrerebbe proprio essere la seconda.
Inghilterra
Ecco, sui ragazzi di Southgate il discorso si fa certamente più complesso. Se la Spagna ha meritato senza dubbio la finale, lo stesso si più dire dei nostri amici (ironia d’obbligo) d’Oltremanica? Il cammino dell’Inghilterra è stato tutto tranne che lineare, tra pareggi nel girone, gol all’ultimo minuto e un gioco espresso ai limiti dell’accettabile.
Eppure, secondo il parere di chi scrive, il campo è giudice insindacabile e nello sport parlare di fortuna/sfortuna spesso lascia il tempo che trova. Se la Nazionale dei Tre Leoni si trova lì, in buona sostanza, un motivo ci deve essere. Del resto, a Pickford e compagni va dato il merito di essere sempre rimasti concentrati e sul pezzo, a dispetto di critiche e attacchi da parte della stampa e degli addetti ai lavori.
Pochi gol fatti, certo, ma anche pochi subiti. Per dirla con Massimiliano Allegri, “prima non prenderle“…
Quei gol…
Due analisi piene di praticità e pragmaticità, converrete. Ma lasciateci in ultimo dire che le due Nazionali presenti alla Finalissima sono anche quelle che hanno segnato i due gol più belli della competizione. Impossibile non citare il tiro a giro di Lamine Yamal contro la Francia e la rovesciata di Jude Bellingham contro la Slovacchia.
Due reti meravigliose che hanno in parte salvato il livello tecnico di un Europeo quanto mai scadente e poco spettacolare. Insomma, un motivo in più per descrivere come “giusta” la finale di questa sera.
Parziale giustificazione per l’Italia?
Ma se i padroni di casa della Germania sono usciti in anticipo, se la corazzata Francia ha deluso, se l’inghilterra ha vinto senza convincere, se il livello di Euro24 è stato così infimo…si può quindi parlare di una parziale rivalutazione con annessa giustificazione dell’Italia e del suo cammino in Germania?
L’interrogativo è d’obbligo. La banda Spalletti in effetti ha perso contro la schiacciasassi Spagna e contro la sorpresa Svizzera…e non ha incantato, esattamente come però non hanno fatto né la Nazionale di Sua Maestà né Les Bleus.
Per noi, anche di fronte a questa specie di attenuanti, gli Azzurri non sarebbero giustificabili. Ma ovviamente il dibattito è aperto.
Che vinca il migliore…o forza Spagna?
In ultima analisi torniamo a questa sera. Spagna contro Inghilterra: la finale più “giusta” per decretare i campioni d’Europa. Il calcio spettacolo contro la pragmaticità, il gioco d’attacco contro la rocciosa difesa. Due filosofie da sempre opposte e da sempre contrarie.
Che vinca il migliore dunque…anche se, dalle nostre parti, difficilmente qualcuno proverà simpatia per la Nazionale dei Tre Leoni. Forse non saremo fan delle Furie Rosse, ma dopo le schermaglie di tre anni fa a Wembley contro gli inglesi, scommettiamo che tanti italiani (giustamente, a nostro parere) si sentiranno particolarmente affezionati alla paella e a las Ramblas?