Roberto Occhiuto, vicesegretario di Forza Italia e governatore della Calabria, lancia una iniziativa politica dal forte valore simbolico nelle stanze del fondatore, parlando di liberalismo e rinnovamento. L’iniziativa, infatti, si è svolta nella sala di Palazzo Grazioli, piena di esponenti di Forza Italia e figure vicine alla famiglia Berlusconi. Occhiuto precisa: “è stato detto che oggi nasce una corrente. Non è così. Questa vuole essere una scossa”.
Nel suo intervento cita più volte Giorgia Meloni, ma non Antonio Tajani, pur riconoscendone il ruolo: “a Tajani va la riconoscenza mia e di tutti”. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: “arrivare almeno al 20%” perché oggi Forza Italia “galleggia attorno all’8%”.
La candidatura alla segreteria
Sul congresso e in merito a una possibile candidatura alla segreteria, Occhiuto resta prudente, ma aperto: “dobbiamo usare il tempo che ci separa dal congresso per proporre un profilo più smart, moderno e aperto del partito” e aggiunge: “sono pronto, se necessario”.
Nega, inoltre, di agire su mandato dei Berlusconi: “l’ho organizzata in autonomia”, pur riconoscendo contatti frequenti con Marina Berlusconi. Nessun endorsement, ma l’auspicio comune è che Forza Italia “possa godere della migliore salute possibile”. Sul possibile ritorno di un Berlusconi in campo: “sarebbe bello per gli italiani… ma non mi pare ci sia l’intenzione”.
La linea liberale del centrodestra
Occhiuto rivendica una linea liberale nel centrodestra: “bisogna rafforzare l’ala liberale della coalizione” anche su temi divisivi come diritti civili, immigrazione e concorrenza. “Su alcuni argomenti bisogna osare” anche se non portano voti nel breve periodo, ma “ti rendono sexy”.
In politica estera, giudica Meloni positivamente, mentre su Trump afferma: “non è il mio ideale politico ma nemmeno un nemico”. Infine, critica Salvini per le ambiguità sulla Russia: “i fatti della storia […] dovrebbero metterla in dubbio”.
La replica di Tajani
Antonio Tajani, attuale segretario di Forza Italia, risponde a Occhiuto dicendo di apprezzare la presenza della concorrenza: “il congresso? Le sfide mi esaltano, lì si contano i voti”.
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