Negli ultimi anni la cultura popolare ha visto emergere una serie di teorie cospirazioniste, alcune di queste dotate di un fondo di verità, rivolte alle più grandi star della musica. Beyoncé e Diddy, artisti di fama internazionale, non sono estranei a simili teorie. Una delle più controverse riguarda la famosa, quanto misteriosa, canzone di J. Cole She Knows, il cui testo e simbolismo sono stati oggetto di interpretazioni inquietanti.
Alcuni ritengono che il brano contenga messaggi criptici, legati alla tematica della “morte simbolica”, oltre che oscure allusioni al controllo da parte di un gruppo di persone. Temi che sarebbero collegati alle figure di Beyoncé e Diddy.
“She Knows”: il brano e la sua inquietante interpretazione
Pubblicato nel 2013, She Knows è uno dei singoli più popolari di J. Cole, rapper e produttore noto per i testi introspettivi e per la capacità di affrontare temi personali e sociali. La canzone parla di tradimento e del peso della consapevolezza, in particolare quella che si prova quando si sa di fare del male a qualcuno.
Nonostante questa interpretazione ufficiale, alcuni sostengono che ci sia di più. Infatti, analizzando il testo della canzone, si possono notare a mio avviso riferimenti che alludono al cosiddetto “sacrificio” che si suppone avvenga nell’industria musicale per raggiungere il successo. La “consapevolezza” a cui si riferisce J. Cole potrebbe riguardare un’intesa non scritta tra artisti musicali e potenti. Ma dove entrano Beyoncé e Diddy in questa narrativa?
Beyoncé e Diddy: i rappresentanti di una “Élite” oscura?
Beyoncé e Diddy, grazie alla loro fama e influenza, sono spesso associati a speculazioni su organizzazioni segrete e a presunti poteri che governerebbero l’industria musicale dietro le quinte, a riflettori spenti. Entrambi gli artisti sono stati soggetti a teorie, in particolare quelle legate agli Illuminati e alla Massoneria: gruppi che, secondo alcune prove, sarebbero responsabili di una sorta di “controllo” degli artisti e della loro carriera.
Questa narrazione è supportata da vari elementi simbolici presenti nei loro videoclip: dai gesti delle mani alle inquadrature suggestive che richiamano piramidi, occhi onniscienti e altre iconografie esoteriche. Secondo queste considerazioni, Beyoncé e Diddy sarebbero “custodi” o “pedine” di un sistema che si serve delle vite e delle carriere di artisti, influenzandoli a livello subconscio.
Di conseguenza, alcuni ritengono che She Knows faccia riferimento a una sorta di “presa di coscienza” da parte di J. Cole riguardo alla natura dell’industria musicale e ai sacrifici che essa richiede.
La questione dei morti
La componente della morte sembra assumere varie sfumature. Per alcuni, si tratta di morti simboliche, ovvero artisti che perdono la loro autenticità o la loro “anima” una volta entrati a far parte del mondo dell’élite musicale.
Il sistema ad alti livelli, secondo queste teorie, potrebbe trasformarli in mere marionette al servizio del potere. Il “sapere” di cui parla J. Cole in She Knows potrebbe rappresentare proprio questa consapevolezza della propria trasformazione, una presa di coscienza da parte degli artisti.
Altri, invece, credono che si tratti di morti reali, avvenimenti misteriosi o decessi improvvisi di figure vicine a questi artisti. Per esempio, vengono citati nella canzone Aaliyah, Left Eye e Michael Jackson, tutti artisti morti per cause non chiare e univoche.
In passato, infatti, Diddy è stato indirettamente collegato a eventi violenti e misteriosi che hanno coinvolto persone appartenenti alla sua cerchia, mentre Beyoncé è stata più volte citata come parte di una ‘élite’ in grado di controllare l’industria musicale e i suoi artisti.
Ad alimentare questo senso di mistero concorre il comportamento ambiguo tenuto dagli artisti una volta insigniti di premi musicali importanti. Infatti, pare che questi ultimi ringrazino pubblicamente Beyoncé non appena ricevono un premio, lodandola per la sua influenza nella musica e nell’industria musicale. Insomma, dinamiche un po’ strane che pongono interrogativi sul motivo di un tale comportamento lodevole, quasi gratuito, che gli artisti tengono nei confronti di Beyoncé.
Le prove delle teorie
Beyoncé e Diddy hanno più volte respinto pubblicamente qualsiasi collegamento con queste teorie terrificanti, considerando queste ultime solo come costruzioni della fantasia di pochi. Per questo, il brano She Knows potrebbe rappresentare semplicemente la consapevolezza del dolore causato dagli errori commessi e dalla difficoltà di vivere nel mondo dello spettacolo.
Considerate le ultime notizie uscite sui famosi, quanto ambigui, “white party” organizzati da Diddy, ai quali partecipava la maggior parte degli artisti musicali più famosi e non solo, le teorie di cui stiamo trattando potrebbero provare l’esistenza di una sorta di setta ben strutturata, regolata da dinamiche molto losche e paurose. Vari i dettagli di questi party che potrebbero far intendere un qualcosa di strano: a titolo esemplificativo, citiamo i numerosissimi specchi presenti nelle sale dove si svolgeva la festa intenti ad osservare ogni movimento o particolare degli invitati, senza farsi sfuggire nulla.
Teorie cospirazioniste o realtà?
Le teorie che coinvolgono Beyoncé, Diddy e J. Cole in relazione alla canzone She Knows riflettono il fascino che la narrativa del potere oscuro esercita sull’immaginario collettivo. Il brano She Knows sembra essere non solo una canzone, ma una verità che prende forma per mezzo di note musicali.
Le ipotesi, non ancora provate ufficialmente, su morti, sacrifici e cospirazioni continuano a rimanere nelle menti di alcuni che, probabilmente, hanno capito davvero cosa si nasconde dietro al testo della canzone di J.Cole.