È venuto a mancare Papa Francesco. Nato nel 1936 a Buenos Aires da famiglia di origine italiana, aveva 88 anni.
I primi anni
Diplomatosi perito chimico, in giovane età si mantenne svolgendo alcuni lavori umili. Una volta cominciato il suo noviziato nella Compagnia di Gesù, trascorse un periodo in Cile per poi fare ritorno nella capitale argentina, ove si laureò in filosofia nel 1963.
Dopo alcune esperienze nell’insegnamento nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires e la nomina a padre superiore provinciale dell’Argentina, nel 1992 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Buenos Aires. Durante il periodo del suo vescovato, si contraddistinse per uno stile di vita estremamente semplice, spostandosi con i mezzi pubblici e rinunciando a vivere nella sede dell’episcopato.
Il cardinalizio e la nomina a pontefice
Il 21 febbraio 2001 papa Giovanni Paolo II lo ordinò cardinale; quattro anni più tardi, dal 2005 al 2011, fu a capo della Conferenza Episcopale Argentina.
Nominato pontefice il 13 marzo 2013 succedendo a Benedetto XVI, è stato il primo proveniente dal continente americano. Fu il primo a optare per il nome di Francesco, in ricordo di San Francesco d’Assisi. Replicando l’attenzione concessa ai poveri e ai bisognosi da parte del patrono d’Italia, Bergoglio abbracciò nuovamente la semplicità usata durante il periodo vescovile in Argentina salutando la folla riunitasi in Piazza San Pietro, poco dopo la fine del conclave, con un affettuoso “buonasera”. Parimenti, scelse di risiedere all’interno di Santa Marta anziché nell’appartamento papale. Nel 2018 la rivista Forbes lo classificò come il sesto uomo più potente al mondo.
Durante gli anni del suo pontificato, rilevanti sono state le numerose riforme attuate – dallo IOR al Codice Penale Vaticano, fino ad arrivare alla riforma economica della Santa Sede. Degno di menzione fu inoltre l’impegno per la pace in Siria e in Ucraina, nonché l’attivismo a favore della tutela dell’ambiente, cui fu in gran parte dedicata l’enciclica Laudato sì.
Il decesso
Dopo il lungo ricovero al Gemelli, protrattosi dal 14 febbraio al 23 marzo, Papa Francesco era ritornato in Vaticano: le poche apparizioni avevano mostrato uno stato di salute ancora critico, con la mobilità limitata, le cannule respiratorie e la voce non ancora pienamente recuperata dopo le terapie con l’ossigeno.
Venendo a mancare la sua guida spirituale, proprio il giorno successivo alla Domenica di Pasqua, si apre ora un periodo di forte incertezza non solo all’interno della comunità cristiana cattolica, bensì soprattutto all’interno delle mura vaticane. Attesa per l’annuncio dell’inizio del conclave.
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