Le elezioni regionali in Calabria del 5 e 6 ottobre sono ormai alle porte. E i colpi di scena non tardano ad arrivare. Dopo una lunga attesa, ad aggiungersi alla corsa verso la nuova presidenza della regione è Pasquale Tridico, europarlamentare ed economista.
50 anni a settembre, nato a Scala Coeli, piccolo comune in provincia di Cosenza, Tridico è una figura di riferimento per il Movimento 5 Stelle, nonché ex presidente dell’Inps, carica che ha ricoperto tra il 2013 e il 2019. Insomma, un candidato che Roberto Occhiuto e Francesco Toscano, suoi avversari, temono già.
Chi è Pasquale Tridico
Il nome di Tridico è stato annunciato lo scorso sabato durante una riunione a Lamezia Terme a cui avevano partecipato i rappresentanti di Partito democratico, Avs, Azione, Italia viva, Federazione Riformista, Psi, Pri e + Europa. Ben 12 forze politiche di centrosinistra a suo supporto, che sono confluite in quello che è stato ribattezzato come il campo “extra largo”. Una responsabilità per Tridico, impegnato a Bruxelles come parlamentare e attivo nel suo ruolo di professore ordinario di economia all’Università di Roma Tre.
Proprio oggi, Pasquale Tridico ha incontrato per la prima volta la coalizione che lo supporta. “In questi primi giorni di campagna elettorale quello che i calabresi invocano è la soluzione dei problemi della sanità perché non si possono curare. Abbiamo un sistema sanitario, un sistema di ospedali che in Calabria ci vorrebbe emergency. Mi dicono – ha detto nel corso dell’incontro – prenditi cura del nostro sistema sanitario e del nostro sistema ospedaliero, che fa acqua da tutte le parti. La sanità è la nostra principale priorità perché l’Amministrazione regionale ha lasciato lacune enormi. Mi aspetto tanto entusiasmo e tanta sintonia attorno alla mia candidatura. Ci incontriamo oggi, ma ovviamente c’è stata una costruzione precedente. Ho sentito nei giorni scorsi il presidente Conte, la segretaria Elly Schlein. C’è un crescendo di entusiasmo attorno ai temi ed al programma che pongo e attorno a questa coalizione molto forte e sono molto contento. Dalla sanità al lavoro che non c’è, alle infrastrutture, alle aree interne, c’è piena convergenza”, ha concluso Tridico.
Conte: “Con Tridico ventata di cambiamento in Calabria”
La notizia della sua candidatura ha raccolto pareri favorevoli anche da parte degli esponenti pentastellati. Fra tutti, il presidente Giuseppe Conte.
“Pasquale Tridico non è soltanto uno stimato studioso, apprezzato dalla comunità scientifica. È anche una persona che ha dimostrato, nei ruoli istituzionali rivestiti, grande capacità operativa. Attualmente sta guidando la delegazione parlamentare del Movimento 5 Stelle in Europa, con grande passione e dedizione. Ma di fronte a una pressione cresciuta giorno dopo giorno delle forze politiche e sociali e di numerosi concittadini calabresi ha accettato la sfida di correre come presidente della Regione Calabria, per portare una meritata ventata di cambiamento nella sua terra”, scrive l’ex premier sui social.
Occhiuto e Toscano, gli altri due candidati
A competere nella corsa verso la nuova presidenza della Calabria ci sono poi il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto, che esce dal ruolo di presidente dopo le dimissioni annunciate lo scorso giugno, e Francesco Toscano, candidato di Democrazia Sovrana e Popolare.
Intanto, Occhiuto, accusato di corruzione in un’inchiesta della procura di Catanzaro – partita da alcuni articoli del quotidiano Domani – riferita a presunti finanziamenti illeciti per le regionali del 2021, ha annunciato sui social la sua ricandidatura con lo slogan “In 4 anni di più che in 40”, supportato da sette liste, tra cui Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Occhiuto Presidente, Forza Azzurri, Noi Moderati e Unione di centro. Le stesse di quattro anni fa. E proprio da Forza Italia, partito di Occhiuto, era arrivato il supporto per l’inchiesta che lo aveva coinvolto.
“Conosco Roberto Occhiuto da moltissimi anni. È una persona perbene e onesta. Sono certo della sua innocenza, non ho alcun dubbio sulla sua estraneità ai fatti contestati. Sono convinto che l’esito delle indagini gli renderà giustizia. Forza Roberto!”, aveva scritto su X il vicepremier Antonio Tajani, poche ore dopo la notizia.
Il voto negli ultimi anni
Così, per la prima volta, in Calabria la destra si ritroverà a correre per la presidenza della regione con un fronte progressista unito. Ma sarà anche la prima volta in cui a rappresentare la sinistra ci sarà un esponente – anche se non nettamente schierato – del M5S.
Nelle scorse esperienze elettorali a prevalere è stata sempre la coalizione di centrodestra: nel 2021 il nome di Roberto Occhiuto aveva superato quello di Luigi de Magistris, ex sostituto procuratore alla procura di Catanzaro ed ex sindaco di Napoli. La componente di sinistra era rappresentata anche da Amalia Bruni, membro del Comitato tecnico scientifico del Consiglio superiore di sanità; i voti così si dispersero e a prevalere fu proprio Occhiuto.
Piccola nota: le elezioni del 2021 furono anticipate a causa della prematura scomparsa della presidente Jole Santelli, rimasta in carica per circa 8 mesi dopo le elezioni del gennaio 2020. Santelli correva per il centrodestra e vinse con oltre 400 mila voti su Filippo Callipo, voluto dal centrosinistra. Nel 2014, invece, a vincere fu Mario Oliverio, in quota Pd.
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