La campagna elettorale nel Regno Unito va avanti in previsione delle elezioni del 4 luglio prossimo, ma non tutto sembra procedere come previsto per i Conservatori, già considerati ampiamente sfavoriti dall’opinione pubblica.
È da circa due settimane che i media e gli elettori tengono sotto scrutinio i membri del partito conservatore. Sono stati infatti rivelati i nomi di cinque personaggi legati indissolubilmente al partito che, avendo in loro possesso informazioni sensibili riguardo alla decisione del Primo Ministro di indire le elezioni, hanno deciso di puntare soldi sulla data di apertura dei tanto agognati seggi elettorali.
Chi è indagato?
Il primo a venire allo scoperto, il 12 giugno, è stato Craig Williams, Segretario Privato del Primo Ministro dal 2022 (fino allo scioglimento della Camera dei Comuni il 30 maggio di quest’anno), ed MP (Member of the Parliament) per la contea gallese del Montgomeryshire. Sui giornali e sui tabloid britannici si parla di una somma di cento sterline messa in gioco da Williams, che avrebbe scommesso sullo svolgimento delle elezioni nel mese di luglio. Essendo apparentemente cinque la quota della scommessa, un esito positivo gli avrebbe permesso di vincere cinquecento sterline, una somma alquanto irrisoria per un politico con i suoi incarichi. La scommessa sarebbe oltretutto stata svolta su un sito di betting online, per il quale Williams avrebbe anche dovuto registrare i suoi dati anagrafici e quelli della carta di credito a lui intestata, facendosi dunque trovare con le mani nel sacco. Il conservatore ha chiesto pubblicamente scusa ma nè lui, nè tantomeno Rishi Sunak, hanno rivelato se effettivamente Williams abbia avuto accesso o meno alle informazioni sulla data delle elezioni prima di scommettere.
Si parla anche di un poliziotto del MET (Metropolitan Police) tra gli indagati. L’uomo in questione sarebbe uno degli agenti destinati alla protezione personale del Capo di Governo, Rishi Sunak. Stando a quanto riportato da The Guardian, egli sarebbe stato arrestato nella giornata di lunedì 17 giugno e, per ovvie ragioni, conseguentemente sospeso dal suo incarico.
I prossimi in lista sono i coniugi Laura Saunders e Tony Lee, rispettivamente la candidata del Partito Conservatore per la città di Bristol e il direttore della campagna elettorale dei Tories a livello nazionale. Quest’ultimo ha richiesto il congedo mercoledì 19 e, come la moglie, non sta rilasciando dichiarazioni alla stampa. Per il momento non si sa ancora se, e quanto denaro, la coppia abbia scommesso.
Infine c’è Nick Mason, Chief Data Officer dei Conservatori, ovvero colui che acquisisce, gestisce e analizza i dati all’interno del partito, controllando che siano usati in modo corretto. Anch’egli ha chiesto il congedo, ma a quanto pare starebbe collaborando con gli investigatori della Gambling Commission e continuerebbe a dichiararsi non colpevole.
Se tutte le accuse del Sunday Times (la prima testata a rendere pubblica l’investigazione) fossero vere, si parlerebbe di migliaia di sterline intascate da questi personaggi in maniera totalmente inappropriata per i ruoli da loro ricoperti.
Le scommesse nel Regno Unito
La tradizione delle scommesse nel paese è da sempre largamente apprezzata e diffusa tra la popolazione. Si stima che vengano puntate circa 25 mila miliardi di sterline all’anno solo in ambito sportivo. Lo sport è infatti il settore su cui il Britannico medio scommette di più. Le scommesse politiche non sono particolarmente rilevanti, al punto da non avere dati precisi a riguardo (ma ufficiosamente si calcolano comunque scommesse per milioni di sterline). Questo cambia nel caso di grandi eventi politici, come appunto nel caso delle elezioni per il rinnovo del Parlamento, o per elezioni oltreoceano, come quella del Presidente degli Stati Uniti.
Il Gambling Act del 2005 è il documento redatto dal Parlamento britannico per far fronte all’intensificazione del fenomeno del gioco d’azzardo con la diffusione di internet e il sopravvento di piattaforme online come Betway o Eurobet – la cui stragrande maggioranza è, non a caso, di provenienza anglosassone. La sezione 42 della legge vieta la diffusione di informazioni confidenziali al fine della scommessa altrui, ma la norma proibisce nello specifico anche l’utilizzo di informazioni interne al Governo o a istituzioni simili per scopi personali. Con la trasgressione di tali regole si rischia di incappare in procedimenti penali.
Il Partito Conservatore arriva così alle elezioni del 4 luglio ancora più claudicante di quanto già non fosse, con la propria integrità definitivamente lesa, e una reputazione a tratti indifendibile. La sua situazione politica precaria, dovuta a una sfiducia popolare causata dal Partygate nell’era Covid, e a politiche governative percepite come ostili dal popolo britannico, ha spinto una grande proporzione dell’elettorato ad allontanarsi sempre di più dal partito, al punto che anche alcuni dei più fedeli elettori dei Tories alla prossima tornata elettorale dichiarano che il loro voto sarà destinato ad altri, allargando possibilmente le fila degli elettori del Partito Laburista.